Hakimi libera l’Inter, lui il ‘piano B’ alla LuLa. Troppo poco il 41% di possesso palla per i nerazzurri contro lo Spezia.
Conte si presenta con il classico 3-5-2 e Brozovic playmaker, cercando di sfruttare soprattutto il potenziale uno contro uno sulle fasce con la velocità di Hakimi e Young (pericoloso in avvio con un’ottima azione personale dalla sinistra).
Lo Spezia, però, dimostra di saper giocare il pallone con buonissima qualità e alla fine le statistiche parlano di un possesso che per il 59% è di marca ospite. L’Inter non riesce a pressare alto gli avversari (Barella e Gagliardini apparsi stanchi) e opta per una partita di attesa, cercando la solita verticalizzazione centrale verso Martinez e Lukaku. Proprio il belga spreca un’importante palla gol dopo uno scambio col ‘Toro’ e il primo tempo finisce 0-0.
Nella ripresa Conte prova ad alzare la qualità inserendo Sensi per Gagliardini e l’ex Sassuolo riaccende la mediana nerazzurra, rendendosi anche pericoloso dalle parti di Provedel. Appena l’Inter trova le punte il match si sblocca e il ‘piano B’ ai gol della LuLa si chiama Hakimi: accelerazione ‘alla Maicon’ del marocchino e botta secca sul primo palo su assist di Lautaro.
I nerazzurri pescano anche il raddoppio con il rigore trasformato da un Lukaku appannato (una rarità la sua sostituzione nel finale) ma comunque efficace. Poi Conte inserisce Vidal, Darmian, D’Ambrosio e Perisic, passando di nuovo al 5-4-1 visto dal 75’ contro il Napoli.
L’Inter gestisce bene il risultato e la disattenzione al 94’ sul gol di Piccoli è solo una piccola macchia su un’altra buona prestazione difensiva, con la SDB che ormai si può considerare una certezza assoluta davanti ad Handanovic.