Gli strappi di Hakimi, Lautaro e il 3-4-2-1. L’Inter sbanca Verona con i singoli e la novità tattica scelta da Conte.
Perisic parte da destra ma spesso si scambia con Lautaro Martinez in appoggio a Lukaku, mentre in fase di non possesso palla l’Inter difende sempre a 5 tenendo molto bassi Hakimi e Young.
Mossa che col passare dei minuti mette però in difficoltà il centrocampo, con Barella e Brozovic che ricevono poco sostegno e lo stesso Perisic spaesato nella sua posizione di raccordo tra centrocampo e attacco. Il primo tempo termina così 0-0, con manovra lenta e ritmo troppo compassato per mettere in difficoltà un Verona schierato praticamente a specchio da Juric.
Nella ripresa l’Inter la sblocca grazie ai singoli: al 52′ gran girata al volo firmata Lautaro Martinez su pennellata di Hakimi dalla destra, un bacio al palo e nerazzurri in vantaggio. La banda Conte inizia a tenere maggiormente il pallino del gioco, ma proprio quando sembra in controllo arriva la papera di Handanovic al 63’. Il portiere sloveno non trattiene il cross di Faraoni dalla destra e Ilic punisce di rapina beffando Skriniar.
Al minuto 63, però, l’Inter torna nuovamente avanti proprio grazie a Skriniar: colpo di testa letale su cross di Brozovic dopo schema da calcio d’angolo. Dalla panchina ecco la carta Vidal per Perisic, con il cileno che si posiziona sul centro-destra per svolgere la doppia fase di rottura e supporto alla LuLa.
I nerazzurri concedono le briciole al Verona e a 180″ dalla fine Conte si gioca il secondo e ultimo cambio: fuori Lautaro e dentro Gagliardini, con Barella che alza leggermente la sua posizione. Da segnalare i continui strappi di Hakimi, che al 93′ dopo una cavalcata devastante regala anche la gioia del gol a Lukaku, poi annullato per fallo del belga su Magnani.
Secondo tempo gestito in modo cinico dall’Inter, ad eccezione del clamoroso pasticcio sul momentaneo spareggio scaligero. Reazione rabbiosa e tre punti pesantissimi, il Natale insomma è dolce per i tifosi nerazzurri.