Milano vola sulle ali dell’entusiasmo: Theo Hernandez per il Milan, Achraf Hakimi per l’Inter. “Sarà un caso – scrive il Giornale – ma anche nelle ultime uscite delle milanesi la svolta è arrivata quando i due “scarti” del Real Madrid (Hernandez e Hakimi, appunto) hanno cambiato marcia. Quando il milanista con propensioni da quattrocentista ha cominciato ad infilarsi come una lama nella difesa della Lazio. Così come l’interista ha cambiato ritmo a Verona e ha fatto salire di tono nel secondo tempo tutta la squadra di Conte.
Non a caso il primo vero terzino a dare una svolta al modo di interpretare il ruolo è stato Giacinto Facchetti. Spesso ala aggiunta nell’Inter di Herrera che col numero 11 schierava un centrocampista atipico come Mario Corso.
Facchetti destinato a diventare dirigente e icona nerazzurra come un altro esterno d’attacco qualche anno più tardi. Javier Zanetti, da fedelissimo nerazzurro (recordman di presenze nel club, 858) a vicepresidente.
L’Inter ha vissuto per anni sulla spinta del tedesco Brehme. Per non parlare di Maicon, brasiliano da Triplete. Anche se si è lasciata sfuggire un talento come Roberto Carlos“.
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