Ernesto Pellegrini si associa alle parole di Giuseppe Bergomi. Anche l’ex presidente nerazzurro a TMW Radio dice di vedere analogie tra l’Inter di Conte e quella di Trapattoni nello scudetto dei record. “Ci fu l’uscita col Bayern dalla Coppa Uefa quell’anno, quindi c’è questa analogia. L’Inter di oggi gioca bene, alterna partite ottime a partite meno buone ma ottiene risultati. E’ seconda, per me lotterà fino alla fine per vincere”.
Il passato da presidente
“Non sono stato molto fortunato nel calcio, ma non mi lamento. Era un mondo più romantico e meno globalizzato. Io mi innamorai di Orrico e Sconcerti mi disse non far andare via a zero Trapattoni. Trapattoni doveva allenare la Nazionale. Mi telefonò Matarrese per lasciarlo libero, poi invece Matarrese si innamorò di Sacchi. Quindi il Trap si lasciò lusingare dalla Juventus. Lo lasciai libero nel convincimento che andasse in Nazionale, invece non fu così. Chiesi ad Agnelli una sorta di risarcimento, che mi fu poi dato. E fu Dino Baggio. Alla fine non andarono bene né Trapattoni né Orrico. La mia Inter poteva vincere anche un secondo Scudetto, ma alla fine sono stato contento lo stesso”.
L’aneddoto su Sconcerti
“Io offrii a Sconcerti una posizione di prestigio, quello di amministratore delegato o direttore generale. Dopo alcune settimane però mi disse che si sentiva troppo giornalista e non accettò”.
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