Alfredo Pedullà ha fatto il punto sul mercato dell’Inter dopo la sconfitta a Genova. Così scrive su Gazzetta.it:
“Un attaccante per l’Inter, concetto amplificato nelle ultime ore: quando Lukaku non c’è oppure entra in corsa come a Genova, i problemi aumentano. La situazione va seguita, partendo da un presupposto: è fondamentale che esca Pinamonti (circa tre milioni di ingaggio a stagione), sulle sue tracce ci sono soprattutto il Benevento e sullo sfondo anche il Bologna, dopo aver detto no alle soluzioni estere. Una traccia è Graziano Pellè ma al momento senza grandi sbocchi perché l’Inter non garantirebbe più di sei mesi e l’ariete potrebbe avere proposte più allettanti. Molto fredda, quasi inesistente, la pista che porta a Eder, non c’entra nulla il particolare che il cartellino appartenga alla stessa proprietà (Suning). Il massimo sarebbe Giroud ma costa e oggi l’attaccante francese rappresenta una delle poche cose che funzionano all’interno della crisi Chelsea, fermo restando che non si può liberare a zero. Un particolare che condiziona anche la Juve che segue con interesse Giroud.
La scorciatoia potrebbe essere fare cassa con Eriksen per poi riservare il gruzzoletto su un attaccante che non obbligatoriamente deve essere una prima punta. Una strada conduce a Gervinho, che a Conte piace molto, non più intoccabile a Parma, logica conseguenza di un rapporto che già in passato aveva messo l’ivoriano a un passo dall’addio. Gervinho è come Papu Gomez: piace parecchio ma in questo caso non serve un’idea, quella c’è già, piuttosto un budget. È inutile stare a sottilizzare troppo, tutte le strade portano a Eriksen. Con il non trascurabile particolare che fin qui nessuno ha fatto un’offerta vera, tale da soddisfare l’Inter”.
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