Entra lui e l’Inter si ferma. “Tre indizi fanno una prova”, scrive la Gazzetta dello Sport.
Il giocatore nel mirino è Ivan Perisic che quando entra in campo non riesce a rappresentare quel quid in più che arriva dalla panchina.
“Se Perisic – un vice campione del mondo e fresco tripletista col Bayern, uno che avrebbe fisico e tecnica per cambiare i match – entra in campo quasi infastidito, crossa in curva, commette falli gratuiti su cui la Roma ha rischiato pure di vincere, qualche colpa c’è l’ha anche il tecnico, incapace di caricare a dovere il croato.
E il “cavare il sangue dalle rape” è sempre stato uno dei punti di forza di Antonio.
Perché Ivan anche in altre gare pesanti ha deluso e concorso al rinculare progressivo della squadra. Era già successo contro lo Shakhtar, nella notte dell’amarissima eliminazione dalla Champions, e poi contro il Napoli, vittoria “con pannolone” malgrado l’uomo in più”.