Quando Antonio Conte, nell’estate 2011, ottenne la panchina della Juventus, Andrea Pirlo era appena diventato bianconero. Conte avviò il ciclo degli scudetti in serie, Pirlo conobbe una seconda giovinezza e capì cosa fare da grande.
«Ho iniziato allora a pensare di allenare, Conte è stato il più bravo che ho avuto: ogni giorno ci faceva vedere 40-50 minuti di video, mi dicevo che potevo e volevo farlo anch’io».
Queste le parole di Pirlo riferite a Conte.
In tre anni di Juve i due hanno condiviso abbracci, vittorie e colloqui.
“Non è mancata qualche ramanzina – riferisce La Stampa – quando il genio bianconero, dopo una sostituzione, si rifugiò infastidito negli spogliatoi, Conte lo redarguì davanti ai compagni: «Se esci dal campo devi venire in panchina, a meno che non hai una gamba rotta o sei in barella». E stabilì una regola per tutti, multa ed esclusione per i disubbidienti.
I legami valicano il calcio: nel locale cult torinese di proprietà di Conte, il One Apple, Pirlo ha conosciuto la compagna Valentina, e i due tecnici hanno trascorso insieme il veglione del capodanno 2020, l’ultimo prima della pandemia”.
Il presente dice Conte sulla panchina all’Inter, Pirlo tecnico della Juve.
Ecco perchè quella di domenica è una partita speciale.
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