Conte è nella storia dell’Inter. Il tecnico salentino, infatti, è il migliore allenatore per media – punti a partita pari a 2,18, calcolata per tutti gli allenatori della Beneamata, con almeno 30 panchine, da quando la vittoria vale 3 punti. Un dato che gli permette di raggiungere al primo posto di questa classifica Mourinho. Per questo motivo, Mario Beretta, che è intervenuto nel corso della trasmissione “Pomeriggio 24” su Sky Sport, ha parlato del loro modo di giocare. Nel dettaglio ha rivelato le differenze: “In 10 anni il calcio è cambiato. In primo luogo c’è un regolamento diverso. Mourinho chiedeva molto ai suoi attaccanti in fase difensiva. Eto’o, ad esempio, doveva fare il quinto di sinistra e doveva rientrare in difesa. Conte è criticato perchè gioca in contropiede, ma tante volta cerca il palleggio ed entra con molti uomini in area. Di conseguenza segni molti gol e ti esponi molto”.
La storia recente dell’Inter è stata contraddistinta da un calo di rendimento nel mese di gennaio. Quest’anno, però, i nerazzurri hanno invertito la tendenza e Beretta ha ammesso che è difficile fare un confronto tra stagioni diverse: “E’ difficile dare un giudizio, questa è una stagione particolare e anomala. Ogni squadra deve fare i conti con gli infortuni, il coronavirus e con il fatto che si gioca ogni tre giorni”.
Beretta ha parlato di Sensi: “E’ stato penalizzato dagli infortuni. Quando raggiungerà la massima condizione fisica giocherà con continuità. Di conseguenza sarà un valore aggiunto. E’ un giocatore universale, può essere schierato davanti alla difesa, interno, più avanti. Può dare varie soluzioni al gioco della squadra”.
Lascia un commento