Campionato, logo, nome, proprietà, sono tante le cose che circondano il nome dell’Inter in questo periodo. Sembra incredibile, ma la netta vittoria in campionato contro la Juventus è passata quasi in secondo ordine. Hanno avuto il sopravvento le voci, le indiscrezioni e le chiacchiere, vere o presunte, su possibili novità a livello societario e sulle strategie di marketing.
Per quanto possibile proviamo a fare chiarezza su degli argomenti che tuttavia solo nei prossimi mesi potrebbero avere uno sviluppo decisivo.
Come confermato ieri con una nota ufficiale dall’AD Antonello, l’Inter con cambierà nome. Mai stata all’ordine del giorno l’idea di cambiare ragione sociale. L’FC Internazionale Milano non subirà alcuna modifica, ma è stata fatta una scelta per legare ancora di più il nome della squadra a quello della città di provenienza. Già adesso all’estero si associa il nome dei nerazzurri al capoluogo lombardo. Inter Milano non è altro che una conferma dell’esistente, puntando anche a strappare simbolicamente la leadership cittadina ai cugini. Insomma si lancia un nuovo brand, un biglietto da visita, utile più a livello emozionale e commerciale che pratico. Secondo indiscrezioni infatti il nuovo logo dovrebbe contenere le lettere I e M (da leggersi come “I am”, io sono). Una scelta di marketing destinata ad allargare i confini nerazzurri che non saranno più il solo pallone, ma guarderanno anche all’entertainment.
A livello di societario la situazione è in evoluzione e le novità sono legate solo alle indiscrezioni. Il colosso finanziario anglo-americano Bc Partners continua a studiare la situazione, attesa entro due/tre settimane una decisione. Il fondo potrebbe decidere sia di acquistare una quota di minoranza dell’Inter, sia di diventarne il proprietario a tutti gli effetti. Potrebbe però anche uscire senza impegnarsi direttamente, ed a quel punto potrebbero entrare in scena altri attori. Il fondo sovrano svedese Eqt e i due americani, Arctos e Ares, comunque tutti soggetti con immense disponibilità ed una enorme potenza di fuoco. Non resta che attendere e seguire lo sviluppo della situazione. Una cosa però è chiara: chiunque arriverà, troverà comunque un club dalla nuova identità visiva e concettuale. Intanto sembra che Suning sia pronto a rilevare la quota (31,05%) in mano a LionRock, attuale azionista di minoranza. Potrebbe essere una mossa della famiglia Zhang per riprendere il pieno controllo della società, prima di cederla definitivamente (molto difficile). Ma potrebbe anche essere una strategia per trovare un solido socio di minoranza (più probabile). Un partner con il quale condividere le prossime scelte, ed al quale eventuale cedere nel prossimo futuro, se le direttive del governo cinese non cambieranno, la gestione completa del club.
Nella foto: il nuovo logo ipotizzato da corriere.it