Youri Djorkaeff, ex leggenda nerazzurra, ha rilasciato un’intervista a Sportweek, magazine della Gazzetta dello Sport. Il francese ha parlato anche dell’Inter del presente e del suo legame con la città di Milano.
“Seguo ancora l’Inter, ma ultimamente non riesco a guardare le partite senza pubblico: dopo 15 minuti cambio canale, il calcio senza tifosi mi annoia. Quanto all’Inter, è importante che cominci a mettere le fondamenta per un progetto vincente, che si costruisce in 2-3 anni. E c’è bisogno che tutti remino nella stessa direzione. Ci vuole tempo, che nessuno nel calcio sembra avere.
Antonio Conte? All’inizio ne ho criticato la scelta, ma quando io sono andato via all’Inter è arrivato Lippi, quindi… penso però stia facendo un buon lavoro, e questo è l’importante”.
Il Fenomeno Ronaldo: “Era il più forte in un momento in cui, in Italia, giocavano tutti i migliori. Non a caso il suo soprannome era il Fenomeno. Ha cambiato il calcio, era un centravanti che arretrava per prendere palla, ma andava anche sulla fascia a crossare. E poi si divertiva, ha sempre visto il calcio come un gioco. Gli altri sono grandi campioni, il fenomeno è solo lui”.
Il legame con Milano: “Ci torno spesso perché è una città bellissima, mi è entrata nel cuore sin da subito. Avevo casa in centro, mi è sempre piaciuto tutto: la gente, il cibo, la vitalità. Lì sono nati due miei figli, poi c’è San Siro con i suoi tifosi… è la mia città preferita”.