Agognato. Auspicato. Invocato. Talvolta dibattuto, speso nascosto. Vincente nei fatti. Tuttosport analizza quello che sarebbe il famoso Piano B di Antonio Conte per la sua Inter, una strategia che fino a questo momento sembra infallibile. Ha funzionato con il Milan, con il cambio di modulo, dalla difesa a tre a quella a quattro. Una scelta consequenziale all’espulsione di Ibrahimovic. E che ha ripagato nella sua totalità. Con Skriniar e De Vrij in agile controllo di Rebic e Leao. Oltre ai terzini Hakimi e Kolarov, propositivi e attenti negli eventuali ripiegamenti. Risultato: vittoria e qualificazione finale.
I precedenti
TuttoSport ricorda altri due momenti nei quali si è visto il Piano B. Nella prima giornata di campionato contro la Fiorentina. Contro la viola l’ingresso di Sanchez per Perisic permise a Sensi di abbassarsi in linea mediana. E di registrare con D’Ambrosio e Bastoni centrali, Hakimi sulla destra e Kolarov sulla sinistra, un reparto difensivo fino a quel momento troppo facilmente perforabile dalle invenzioni di Ribery e del futuro juventino Chiesa. Esito finale: match ribaltato, da 2-3 a 4-3.
La mossa tattica ha avuto effetti anche a Cagliari. Conte al 27′ della ripresa, sotto per 0-1, lancia in mischia Martinez e cambia disposizione dei suoi. Lì dietro, davanti a capitan Handanovic ecco, da destra a sinistra, Hakimi, Skriniar, De Vrij, e Young. Nella ventina di minuti restanti, l’Inter pareggia con Barella, raddoppia con D’Ambrosio (entrato al posto dell’infortunato Hakimi) e chiude giochi sul gong con Lukaku.
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