“Situazione sicuramente particolare, è inutile nasconderlo: siamo partiti con un progetto ad agosto, poi ci siamo fermati”.
Le parole di Antonio Conte al termine di Inter-Juve accendono nello stesso tecnico una tripla paura: il progetto interrotto, la Lukaku-dipendenza e il problema Handanovic.
“Il gruppo Suning, non è un mistero, è a caccia di denaro fresco per far fronte alla crisi che lo ha colpito causa pandemia – scrive Il Giornale -. Dopo il no (per ora) al fondo Bc Partners, si cerca un altro soggetto interessato ad entrare nella società ma ancora non è
chiaro se la famiglia Zhang voglia disimpegnarsi dall’Inter o cercare un socio di minoranza. E questo caos, unito alla mancanza di chiarezza e ulteriormente acuito dalla distanza fisica, e non solo, della società, aumenta le difficoltà generali. E così la squadra rimane a metà del guado, divisa tra la consapevolezza della propria forza e la paura dei propri limiti. Come la
dipendenza da Romelu Lukaku, quando c’è fa la differenza, quando non c’è si sente eccome. Ma una vera big non può aggrapparsi solo e soltanto a un giocatore, per quanto fortissimo. C’è poi un altro problema che accende soprattutto i tifosi e i social.
Che fine ha fatto la sicurezza che rispondeva al nome di Samir Handanovic? Al di là della topica colossale contro la Juventus, può capitare a tutti, più volte il portiere sloveno è sembrato poco reattivo e poco sicuro, non quello che salvava le situazioni, anche quelle più complicate. Tanto che in molti hanno lanciato campagne social per far giocare il giovane Radu che sta crescendo alla sue spalle ma non si è mai visto in stagione. Basta un pensiero per tirarne un altro. Basta un risultato e cambia tutto. Basterebbe un po’ di equilibrio…”.
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