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Frey: “Non capisco le critiche per Lukaku. Non sarà facile trovare un dopo Handanovic”

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Altro doppio ex della sfida tra Fiorentina e Inter è il portiere Sebastien Frey, che è stato intervistato dal quotidiano Libero. “Giocavo all’Inter e contro la Viola fu la mia prima da titolare in Serie A. Entrando in campo davanti a me c’erano come capitani Ronaldo e Gabriel Omar Batistuta, per dirle come il calcio italiano era il più bello al mondo. Giocai bene davanti a 60mila persone, vincemmo 2-0 e non presi gol: giornata perfetta”. A proposito di stasera, il francese aggiunge: “L’Inter resta solida, nonostante gli altri e bassi e le difficoltà societarie: Antonio Conte sta portando avanti un progetto importante. Sulla carta nerazzurri favoriti”.

Il Lukaku di oggi ricorda l’Adriano dei tempi d’oro?
“A livello di potenza si somigliano. Sono entrambi delle forze della natura. Adri rispetto al belga aveva il tiro da lontano, mentre dentro l’area Lukaku è più finalizzatore. Non capisco le critiche per Romelu: è l’attaccante più forte della Serie A e tra i primi 5 centravanti d’Europa”.

L’Inter resta la favorita per lo scudetto oppure questo Milan è diventato la squadra da battere?
“I rossoneri sono diventati la squadra da battere, nonostante le rosa nerazzurra sia più profonda e qualitativamente superiore. Il Milan però ha uno spirito di gruppo incedibile: l’amalgama che si è creato tra loro sta facendo la differenza insieme a Ibra”.

Sul momento di Samir Handanovic.
“Samir è stato protagonista per tanti anni. Il portiere è un ruolo ingrato, appena sei meno performante piovono le critiche. In effetti vedo dei segnali che a livello psicologico, oltre che fisico, dicono che Samir sia quasi arrivato alla fine. Finirà la stagione con onore, ma credo che in estate l’Inter punterà su un nuovo portiere titolare. Non sarà facile però trovare un nuovo Handanovic”.

Si parla per l’estate di Musso e Cragno…
“Mi piacciono entrambi. Musso lo vedo già pronto per fare il titolare a Milano. Cragno ha qualità da Inter, ma rispetto all’argentino, che è già protagonista con la sua nazionale, è meno abituato a certe pressioni”.

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La Redazione