Prestazione a dir poco superlativa di Nicolò Barella. Il centrocampista sardo è ormai diventato completo in ogni aspetto, consacrandosi come miglior giocatore italiano. “Come è lontana la notte di Dortmund della passata stagione – ricorda la Gazzetta dello Sport -. Quella fredda serata di novembre segnata dal ribaltone subito dall’Inter, che a conti fatti costò l’eliminazione dalla Champions. Lì Conte si sfogò tirando in ballo la poca esperienza dei suoi giovani migliori. Sono passati 15 mesi, ma sembra una vita. Nel frattempo Nicolò è diventato leader tecnico ed emotivo della banda Conte, trascinando la squadra in Europa League, incensato anche dalle parole di Lukaku. È diventato papà per la terza volta, si è tatuato addosso l’azzurro della Nazionale e nelle gerarchie contiane si è inserito nel gruppo esclusivo degli insostituibili. Con buona pace di chi pensava che fosse stato pagato troppo: oggi Barella è un tesoro nazionale”, chiude il quotidiano.