LuLa annullata, solo Hakimi alza i giri. Juventus bassa e Inter senza idee soprattutto nel secondo tempo.
I nerazzurri fanno vedere ottime cose in avvio di match, applicando un pressing alto che mette in seria difficoltà i bianconeri, infilati in campo aperto e sulla loro corsia di sinistra. Proprio così nascono le migliori occasioni dell’Inter, ma Lautaro ciabatta un tap in al volo a porta vuota (29’) e l’imprendibile Hakimi viene stoppato con falli sistematici (su una conseguente punizione Lukaku sfiora il gol al 26’). Al riposo, dunque, si va a reti bianche.
Nel secondo tempo, invece, la Juve si abbassa molto, difendendosi più di posizione. Questo consente a Pirlo di coprire meglio il campo, con una prestazione di grande solidità in cui sono tanti i giocatori a brillare. L’Inter vede diminuire i rifornimenti per Lukaku, circondato subito da maglie avversarie appena controlla palla. La banda Conte a quel punto prova a rifinire per corsie esterne (dentro anche Perisic per Darmian), con ben 24 cross rispetto ai 7 dei primi 45’.
La Juve, però, protegge benissimo il centro dell’area grazie al muro eretto dalla coppia De Ligt-Demiral e, nonostante un possesso palla nettamente superiore, i nerazzurri riescono a minacciare Buffon solo con le giocate di Hakimi. Troppo poco per ribaltare il discorso qualificazione e gli ultimi due cambi (Sensi e Kolarov al posto di Eriksen e Bastoni) non spostano gli equilibri. Niente impresa e tanti rimpianti per Barella e compagni, ora resta solo lo Scudetto.