Pressing basso, tre muri e LuLa piena. Ecco l’Inter di Conte, tre gol alla Lazio e sorpasso di San Valentino sul Milan.
Dopo un inizio con le due squadre attente a studiarsi, il gol su rigore di Lukaku al 22’ ha indirizzato il match in modo decisivo contro i biancocelesti. Il vantaggio ha appunto permesso ai nerazzurri di abbassare il pressing, difendendosi con un baricentro arretrato e chiudendo bene tutti gli spazi. Serata magica per ‘Big Rom’, con doppietta completata al 45’ prima dell’intervallo e assist per Lautaro nella ripresa.
L’Inter ha lasciato costantemente il pallino del gioco alla Lazio (65% di possesso palla finale), prediligendo una compattezza maniacale negli ultimi 20 metri che ha limitato molto la profondità di Immobile e le ricezioni interne delle stelle Luis Alberto e Milinkovic Savic. Inzaghi ha così provato a giocarsi la carta dei cross dal fondo, ma il terzetto Skriniar-De Vrij-Bastoni ha concesso le briciole agli avversari.
Oltre a creare poco, questo atteggiamento della Lazio ha creato grossi problemi a palla persa, lasciando a Lukaku ripartenze lunghe devastanti. Con Patric e Acerbi che si trovavano spesso molto alti, Hoedt prima e Parolo nell’azione del definitivo 3-1 (64’) hanno dovuto arrendersi contro l’ex Manchester United in campo aperto.
Da segnalare la qualità espressa a centrocampo da Brozovic e Eriksen (80% di passaggi riusciti per entrambi), oltre alla solita grande partita di Barella e a quella di un Perisic fondamentale per bloccare le sfuriate di Lazzari. Bene Hakimi e sufficiente Handanovic, battuto solo dalla punizione di Milinkovic Savic deviata in rete da Escalante (61’).
Inter attenta e spietata, sempre più immagine e somiglianza del proprio condottiero Antonio Conte. La testa della classifica ora è realtà e servirà difenderla subito nel derby di domenica prossima a San Siro.