Di derby Marco Materazzi ne sa qualcosa. Per l’occasione Matrix ha rilasciato un intervista sui canali ufficiali della Lega Serie A. “La cosa importante per questo campionato è che Milano sia tornata a regnare. Il derby milanese è bello perché è vissuto in totale tranquillità, ma poi in campo è sanguigno. La cosa bella del calcio è questa”.
Il Marco Materazzi calciatore
“Io sono sempre stato uno che ha vissuto il calcio in maniera forte e decisa, sanguigna. Non a caso tutti ricordano magari qualche mia scorrettezza, entrata, tackle. Nell’immaginario collettivo io ero l’avversario da eliminare a prescindere dal lato tecnico. Dall’altra parte c’erano giocatori che andavano fermati, prima di lasciare i tre punti devi essere disposto a morire in campo per i propri colori”.
Ricordi dei derby indelebili
“Ho ricordi belli e brutti, vittorie e sconfitte. Ho avuto la fortuna di giocare e scontrare grandissimi campioni. In quegli anni il Milan era veramente forte. Il più bello è quello in cui ho segnato. Finì 4-3, è andata bene: ho segnato e abbiamo vinto. Dei derby ricordo le sfide con Gattuso. Tutti sapevano la nostra storia e che lui era cresciuto sotto la mia ala e il fatto che lui non abbia mai rinnegato la nostra amicizia. In campo non eravamo amici e lo dimostravamo, ma fuori eravamo due fratelli”.
Un portabandiera? “Nicolò Barella”
“Un portabandiera dell’Inter di oggi si può riconoscere in colui che porta il mio numero. Il fatto di essere leader, trascinatore, non mollare mai è Nicolò Barella. In lui, anche se in ruoli differenti, mi ci vedo parecchio”.
Conte – Mourinho
“Sono molto diversi e simili. Uno è diventato fino al midollo interista, l’altro spero lo diventi presto con qualche vittoria importante. Mou è entrato nel tessuto di Milano, della città e del club. Mente fredda da allenatore, ma cuore caldo da tifoso. Quando vinci è normale che entri nel cuore dei tifosi”.
La situazione dell’Inter e la corsa scudetto
“C’è sempre da migliorare, l’Inter vista contro la Juventus per l’Italia potrebbe bastare e avanzare, ma se migliori è tutto di guadagnato. Contro il Milan servirà la partita perfetta, come lo è stato contro la Juventus. La cosa bella è che questo derby arriva alla 23esima giornata e spero sia di buon auspicio per i nostri colori. Va portato rispetto per il Milan e per il lavoro che sta facendo, un miracolo calcistico. Spero che alla fine vinca l’Inter, che per me è superiore. Ibra ha una grande particolarità: non vuole mai perdere. Ci teniamo stretto Lukaku perché è il nostro attaccante ed è più giovane. Uno o l’altro per la propria squadra è fondamentale”.
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