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Conte: “Stiamo facendo qualcosa di bello. Il gap Juve? In passato era di 20 punti…”

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Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport al termine di Inter – Genoa 3-0.
“Abbiamo giocato contro il Genoa che era in un ottimo stato di forma e nell’ultimo periodo ha fatto solo un punto in meno di noi. Abbiamo fatto bene, col giusto approccio e la giusta determinazione. Non abbiamo concesso quasi niente e siamo stati bravi a fare tre gol, poi Perin ha salvato diverse situazioni importanti. Siamo contenti, il lavoro sta pagando come già aveva pagato l’anno scorso. La squadra sta crescendo nella consapevolezza dei propri mezzi, del collettivo e delle individualità. Mancano però ancora 14 partite, adesso avremo il Parma. Dobbiamo dimostrare che non è il fatto di giocare con una squadra importante a tenerci con le antenne dritte, ma le antenne devono rimanere sempre dritte se vogliamo dare soddisfazioni al popolo nerazzurro”.

La verità sul patto Scudetto

“Non c’è stato alcun patto Scudetto, quando sei nell’Inter devi avere sempre l’ambizione di vincere, la storia del club parla chiaro. Sono tanti anni che l’Inter non vince, l’anno scorso ci siamo andati molto vicini anche se era il primo anno. La delusione per l’eliminazione immeritata dalla Champions ci ha portati a fare un’introspezione e a capire che bisognava alzare il livello di tutti per cercare di essere più competitivi. E’ inevitabile che se oggi fossimo in Champions ce la potremmo giocare”.

L’Inter ha 10 punti in più della Juve, segnale di crescita

“Ma non dimentichiamo che prima il gap con la Juve era di 20 punti, quindi anche l’anno scorso il miglioramento c’è stato ed è stato enorme. Quest’anno abbiamo continuato, anche perché è inevitabile che il competitor da vedere è chi vince, quello è il parametro per capire dove siamo. Stiamo facendo qualcosa di bello, bisogna proseguire sapendo che la squadra è cresciuta sotto ogni punto di vista. Si è creata una grande empatia tra di noi”.

Il momento societario

“Quando sei in una società come l’Inter, al di là di tutto devi concentrarti sul campo. Io devo incidere su quello che è nelle mie facoltà di incidere. Poi dove non possiamo farlo è inutile perdere energie, non possiamo pensare a cose dove non possiamo influenzare. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo determinare”.

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Published by
La Redazione