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Terzo anno sulla panchina dell’Inter? Antonio Conte risponde sì

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Nessun divorzio a giugno tra Antonio Conte e l’Inter. Le parole di quasi addio pronunciate dal tecnico lo scorso agosto sono ormai un ricordo lontano. Il feeling con l’ambiente è ora sereno. “La distanza che la scorsa estate, fino alla fine di agosto – scrive Gazzetta dello Sport – si percepiva forte e chiara tra il tecnico e la dirigenza, tra Antonio e l’a.d. Marotta, si è oggi trasformata in un’alchimia vincente. È un affetto stabile, per usare una terminologia abusata di questi tempi. Il risultato è evidente, il campo non mente mai, il primo posto in classifica ne è la conseguenza. Ed è allora giusto cominciare a ragionare anche in ottica futura. In definitiva: quella in corso era stata immaginata – per moltissimi versi a ragion veduta – come l’ultima stagione possibile insieme di Conte con l’Inter, o comunque di Antonio al fianco di Marotta. Oggi lo scenario è opposto. Tutti i segnali, interni ed esterni all’Inter, portano a una continuità del progetto tecnico e societario per la prossima stagione“.

Aprire un ciclo

Qui non si parla di contratto di Conte – continua Gazzetta – che pure è valido fino al 2022 e con un ingaggio che salirà a 13,5 milioni netti. Una cifra che peraltro, nell’era post Covid, non è più d’attualità, non è replicabile altrove, neppure in quella Premier League che prima o dopo riaccoglierà l’Antonio allenatore. Ma il tecnico ha dalla sua un progetto tecnico avviato che il club intende confermare in toto, come dimostrano i rinnovi di contratti già predisposti di Lautaro e Bastoni (ma pure quello di De Vrij è in dirittura). Conte ha poi la motivazione personale di un’Europa da conquistare, dopo l’eliminazione di dicembre che ancora gli provoca dolore. È chiaro che qualsiasi proiezione andrà verificata con la libertà di manovra reale che avrà l’Inter dell’estate anche sul mercato. Ma l’idea di aprire un ciclo all’Inter, di raccogliere più frutti (e non uno solo) dall’albero piantato è affascinante per tutti. A maggior ragione se la cosa combacia con il fatto di metter fine al dominio della Juve”.

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La Redazione