Severgnini: “Inter, impossibile perdere questo Scudetto. La sconfitta della Juve? Necessaria”

Beppe Severgnini, nel corso della presentazione dell’audiolibro “Interismi 2000-2020 – Un’antologia nerazzurra” sul Corriere della Sera insieme a Mario Sconcerti, ha parlato della sua amata Inter così.
“Perchè il termine interismi? L’ho inventato il 5 maggio 2002. Dopo l’orrenda partita di Roma contro la Lazio avrei voluto alleviare, con l’ironia, il dispiacere mio e tanti interisti. Era un misto di tristezza, malinconia, isteria. Interismi è una crasi: elaborazione di un lutto sportivo”.

Su Antonio Conte: “E’ un allenatore in bilico, una sorta di spartiacque tra un bravo allenatore e un grande allenatore. Molte cose sono da grande: Bastoni e Barella sono investimenti da grande. Però deve vincere di più. Per il grande allenatore occorre un salto e se ne rende conto, glielo leggi negli occhi che sa benissimo di essere sul crinale”.

Lukaku simbolo di questa Inter? “Non è l’unico. Barella ha colpito molto l’immaginazione dei tifosi. Lo stesso Lautaro, un centravanti così l’abbiamo sognato a lungo. Lukaku sebbene dominante è meno solo di Ibrahimovic: ci fece vincere due Scudetti da solo. Lukaku ha bisogno di una squadra intorno, per fortuna”.

Non poteva mancare un pensiero sulla Juventus: “Il calcio è il miglior romanzo popolare italiano: la sconfitta della Juve è necessaria, per il bene del calcio, dei tifosi, dei bambini. Non puoi vincere per dieci anni, ci vuole alternanza. Direi lo stesso se l’Inter vincesse dieci Scudetti di fila, cosa che mi pare molto improbabile”.
Severgnini chiude con una battuta: “Ognuno faccia gli scongiuri che crede, ma non mi sembra possibile che l’Inter perda questo campionato”.

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