La seconda linea operativa è relativa al monitoraggio costante dei fabbisogni con interventi mirati, selettivi e puntiformi sulla base degli scostamenti dalla pianificazione. Verrà costituita una riserva vaccinale pari a circa l’1,5% delle dosi, per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità, prevedendo l’impiego di rinforzi del Dipartimento di Protezione Civile e della Difesa. Infine – terza linea operativa – la capillarizzazione della somministrazione. Verrà dato impulso all’accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44 mila), odontoiatri (fino a 60 mila), medici specializzandi (fino a 23 mila). Proseguirà, se necessario, l’assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1.700 già operativi. In caso di emergenza scenderanno in campo anche team mobili. Un capitolo a parte riguarda il potenziamento della rete vaccinale esistente che conta attualmente 1.733 punti vaccinali. Per allestire nuovi centri potranno essere utilizzati siti produttivi, le aree della grande distribuzione, le palestre, le scuole, le strutture di associazioni e della Conferenza episcopale italiana.
(ITALPRESS).
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