Il quotidiano Tuttosport oggi ha parlato di una serie di statistiche segnate da Antonio Conte, che vanno a dimostrare quale sia stato l’impatto del tecnico sul calcio italiano.
500 panchine con quella di domenica condite da 294 vittorie, praticamente il 60%. Nelle ultime venti gare si è certamente impennata la percentuale, dato che l’Inter ha ottenuto 53 dei 60 punti disponibili.
Numeri tra i numeri, 45 dei 65 gol segnati fino ad ora (miglior attacco del campionato) sono arrivati nella ripresa.
Nessuna squadra a livello europeo ha fatto meglio dell’Inter, il Bayern è fermo infatti a 41.
Segno di un cambio di passo importante dopo l’intervallo, grazie alla forza motivatrice dello stesso Conte o dell’autostima ormai cresciuta della squadra, la quale è in grado di capire che le gare si possono vincere anche a pochi minuti dal termine.
La forza della panchina lunga
L’Inter a Torino ha vinto con l’aiuto dei nuovi entrati: Eriksen e Sanchez hanno cambiato letteralmente la partita.
Quando il 26 settembre 2020, in Inter-Fiorentina, fecero il loro ingresso in campo Hakimi, Sensi, Vidal, Nainggolan e Sanchez, i tifosi nerazzurri quasi non credevano ai loro occhi: tanta abbondanza in panchina da cui pescare il jolly giusto come non si vedeva da tempo.
A Torino è andata più o meno allo stesso modo: Stellini (in panchina al posto dello squalificato Conte) ha tirato fuori dal mazzo la carta Eriksen e il danese si è subito reso utile togliendo un tempo di gioco all’azione che ha portato alla concessione del rigore per fallo di Izzo su Lautaro.
Stesso discorso per Sanchez che ha pennellato il cross al bacio per l’inzuccata vincente di Lautaro Martinez.
La rosa profonda dell’Inter è un’arma di sicuro valore nella lotta per lo Scudetto.
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