Il rinvio di Inter-Sassuolo viene giudicato in modo sarcastico dal giornalista Paolo Bargiggia, che sul proprio sito scrive:
“Inter-Sassuolo rinviata dall’Ats di Milano per i quattro giocatori nerazzurri positivi al Covid: D’Ambrosio, Handanovic e gli ultimi due della lista Vecino e De Vrij. Stop agli allenamenti fino a domenica e niente nazionali per gli interisti. In pratica questo è quello che succede in una Repubblica delle Banane dove un Protocollo firmato in estate da Figc, Lega e Governo oramai vale come la carta straccia. O forse anche meno. Perchè quel Protocollo prevedeva il rinvio di una gara con bonus se una squadra avesse avuto più di 10 giocatori contagiati o comunque, 13 elementi non disponibili.
La verità è che quel Protocollo era stato un compromesso debole, forse subìto dal calcio che, giustamente aveva voglia di ripartire. L’errore è stato quello di derogare ad altre autorità superiori la scelta finale. Perché poi, la menata diventa tutta una questione politica e di chi fa la voce più grossa; ovviamente a spese del calcio.
Aveva cominciato De Laurentiis, con l’Ats di Napoli e il rinvio della sfida di ottobre a Torino con la Juventus. Allora la formazione di Gattuso aveva soltanto due giocatori postivi (Zielinnski ed Elams) con Insigne infortunato. Astuto era stato il presidente del Napoli a cogliere le crepe di un Protocollo debole e infatti il terzo grado di giudizio, il Collegio di Garanzia del Coni (altra scelta di politica sportiva) gli aveva dato ragione. Da lì, si era capito che la terza azienda del Paese, il calcio, sarebbe stato in mano agli umori del Governo e alle manie di protagonismo delle Ats territoriali. Quella di Torino con i rinvii di Torino-Sassuolo e Lazio-Torino, per il momento ha già fatto la sua parte.
Adesso tocca all’Azienda sanitaria di Milano. Con un calendario che deve chiudere per forza il 23 maggio prossimo causa Europei e i punti in palio che diventano sempre più pesanti. E’ la fotografia perfetta di un Paese da Operetta e di un calcio che sta per sprofondare a causa dell’opportunismo da Azzeccagarbugli dei suoi presidenti”.
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