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Suning rispetta i patti e per il futuro tutte le strade portano a Pechino

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Torna il sereno sulla situazione finanziaria dell’Inter. Il gruppo Suning ha riconfermato il suo incondizionato appoggio al club ed ha provveduto a saldare tutte le scadenze di marzo. Visto il tam-tam mediatico degli ultimi mesi, verrebbe da dire: tanto rumore per nulla! La situazione, anche per gli effetti nefasti del Covid-19, resta comunque delicata ma assolutamente gestibile. Di positivo c’è che finalmente si è posto un argine alle tante parole al vento pronunciate nell’ultimo periodo. La famiglia Zhang ha compiuto una mossa decisiva, affidandosi a Goldman Sachs, una delle banche d’affari più importanti al mondo.
L’istituto finanziario è intervenuto con un prestito ponte da 250 milioni di euro. Una iniezione di liquidità in grado di garantire ossigeno al club, in attesa di un socio o di nuove opportunità.

Sistemate dunque nel migliore dei modi le pratiche immediate, ci apprestiamo a vivere in tranquillità la fase finale della stagione. Sempre consapevoli che nelle settimane prossime si apriranno per la società nerazzurra degli scenari tutti da valutare. Proviamo a riflettere su quali potrebbero essere le principali possibilità alle quali si dovrà fare fronte.

Possibili scenari futuri

L’opzione al momento più probabile porterebbe all’ingresso in società di un nuovo socio con una quota di minoranza. In questo caso Suning manterrebbe il controllo e Steven Zhang la presidenza. I nomi più gettonati sono il fondo americano Fortress e il fondo sovrano dell’Arabia Saudita PIF. Due colossi che in un momento successivo potrebbero anche decidere di rilevare completamente le quote dell’Inter.
La seconda possibilità è legata alla vendita dell’intera società ad un fondo che voglia investire nel mondo del calcio. Negli ultimi mesi si è molto parlato di BC Partners gigante finanziario anglo-svedese. Tra Suning e BC Partners c’è stato più di un contatto, ma non si è approdati a nulla. Anche perché, oltre all’aspetto finanziario pesa la volontà di Steven Zhang, assolutamente restio a cedere la maggioranza delle quote.

La pista cinese

Un terzo scenario, il più difficile da valutare, è invece legato alla situazione interna cinese. Sappiamo infatti che non è stata solo la pandemia a frenare gli investimenti della famiglia Zhang nell’Inter. Uno stop deciso è arrivato anche dal governo cinese, non più interessato ad investire nel calcio europeo. Una linea che al momento non sembra destinata a cambiare, ma non è detta l’ultima parola.

Cosa farà la famiglia Zhang?

Il discorso di fondo poggia comunque e sempre su un assunto ben preciso. Il presidente Steven Zhang ha sempre sostenuto di non voler cedere l’Inter, meno che mai in un momento come quello attuale. Ed i fatti degli ultimi giorni non fanno altro che rafforzare questo intendimento. E’ probabile che se fosse costretto a farlo, l’eventuale conquista dello scudetto, rappresenterebbe un elemento non trascurabile in fase di trattativa. Un successo rilancerebbe a livello planetario il nome dell’Inter, spianando la strada anche all’approdo di nuovi sponsor, specie dall’Estremo Oriente. In definitiva la speranza di Zhang è solo una ed è anche evidente: si chiama scudetto. Il tricolore sul petto cambierebbe i rapporti di forza, tanto da poter consentire al gruppo Suning di restare in sella. Potendo contare anche su nuovi partner commerciali, ma sempre con l’appoggio di un socio di minoranza.

Un tifoso d’eccezione a Pechino

Qualunque sarà la strada che verrà scelta, un punto fondamentale è già ora ben chiaro. In ogni tipo di operazione sarà sempre indispensabile il beneplacito da Pechino. Dovrà essere il governo cinese, in particolare il “leader supremo” Xi Jinping ad avallare ogni tipo di mossa. Per questo motivo è difficile fare delle previsioni sul futuro, ma vogliamo pensare in positivo e citiamo un dettaglio che speriamo sia di buon auspicio. Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese non ha mai fatto mistero di essere da sempre un grande tifoso nerazzurro. Negli anni settanta, quando lui era ancora uno studente, l’Inter fu la prima società europea a compiere una tournée in Cina. In quella circostanza il giovane Xi Jinping si innamorò perdutamente di quella squadra e, da quanto sappiamo, la sua fede non è mai cambiata.

D’altronde ci chiamiamo Internazionale. Un nome che ci rappresenta nel migliore dei modi, specie in questo momento storico.

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Published by
Gianluca Giandomenico