La partita di ieri ci ha mostrato una squadra sicura dei propri mezzi, con alti e bassi, è vero, ma con una continuità di risultato (10 vittorie consecutive) fuori dal comune. Il merito è certamente di Antonio Conte, che ha dotato la rosa di una mentalità vincente o quanto meno combattiva. Una differenza col passato -non troppo remoto- che sicuramente fa piacere ai tifosi in primis, m anche agli stessi giocatori, soprattutto ai reduci delle scorse stagioni.
La stanchezza del centrocampo
Un dato, però, è da segnalare. Il calo fisico del nostro centrocampo. Nella partita di ieri Barella ed Eriksen non sembravano al meglio della condizione. Per il mediano della Nazionale, infatti, nonostante i vari km macinati, alcune scelte poco lucide (come l’insensato cartellino giallo preso) che hanno condizionato la sua gara.Per il danese, invece, la posizione di play al posto di Brozo gli ha sicuramente dato più visibilità, ma il lavoro sporco che compie quotidianamente il croato è di un altro livello ancora. Da sottolineare -diamo a Cesare quel che è di Cesare- che l’azione che ha portato in gol Lukaku è nata proprio dal danese, abbassatosi fin sulla linea di area di rigore per far ripartire l’azione dal basso (no contropiede, dunque).
Causa Nazionali?
La condizione di entrambi, supportata però dalla buona prestazione di Gagliardini e poi dal duo Sensi-Vecino, si trascina dalle Nazionali. Già nella sfida contro la Lituania, infatti, Barella non era sembrato al top, ma è giusto che Conte si sia affidato ancora a lui, perché, anche se in riserva, è un giocatore che merita di stare in campo. Stesso discorso per Eriksen, non abituato ad un minutaggio così alto e soprattutto in partite così ravvicinate.
Contro il Cagliari è ipotizzabile che Brozovic riprenda il posto da titolare e Barella, squalificato, potrà così rifiatare meritatamente, mentre Eriksen potrebbe lasciare spazio a uno fra Sensi e Gagliardini, reduci entrambi di una buona prestazione.
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