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Leo Turrini: “Oltre il limite: Conte come Mennea”

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Il giornalista e scrittore di fede nerazzurra Leo Turrini sulle colonne de Il Resto del Carlino paragona Antonio Conte alla ‘Freccia del Sud’ Pietro Mennea.
“Si fa presto a dire Conte. E anche a celebrare prima che sia venuta l’ora dei festeggiamenti. Ma tutto questo Antonio l’interista lo sa perfettamente: l’omonimo “Giuseppi” (Trump dixit) era convinto di godersi lo scudetto di Palazzo Chigi fino al 2023 e sappiamo invece come è andata a finire. E del resto il Conte nerazzurro è stato un allievo del mitico Trap. Il quale invitava a non dire gatto fin quando non stava chiuso nel sacco, aggiungendo pure che uno scudetto vinto ad Appiano Gentile ne valeva cinque conquistati a Villar Perosa… Dopo di che, al netto di ogni prudenza e nel rispetto della indispensabile scaramanzia, è chiara una cosa.

La forza d’animo di Conte assomiglia a quella di Mennea

Antonio Conte studia calcio dalla mattina alla sera. Per la sua assoluta dedizione alla materia, a me rammenta un altro ex ragazzo del Sud. Pietro Mennea, intendo. Cinquanta anni fa, sgambettando sulla terra battuta di piste sgangherate, il giovane Mennea si mise in testa che un giorno avrebbe battuto gli invincibili sprinter neri d’America. Pareva una follia, invece Pietro ci riuscì. E ancora oggi, nel 2021!, il record europeo dei 200 metri appartiene a lui. Alla Freccia del Sud. Ecco, passatemi l’esagerazione. Vedremo tra cinquanta giorni che cosa racconterà la classifica della serie A. Ma di sicuro Conte somiglia, per forza d’animo ed enormità dell’obiettivo, al conterraneo Mennea.

La Juventus domina il calcio italiano dal 2012. Non ha mai esteso oltre il valico di Chiasso il suo prestigio, ma nove titoli consecutivi rappresentano qualcosa di unico, di straordinario. Per capirci, ci sono bambini che stanno per andare alle medie e in vita loro hanno visto una squadra sola fregiarsi dell’etichetta di campione d’Italia. Chi fermerà la musica dell’orchestra Bianconera, entrerà di diritto nella Storia, con la maiuscola, del pallone. Mennea, pardon! Conte, ne è consapevole. Perché la dittatura juventina è cominciata con lui e grazie a lui. Ecco perché sta già preparando la partita con il Cagliari”.
(FONTE: IL RESTO DEL CARLINO)

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Published by
La Redazione