Hakimi decisivo, qualità pregiata in mezzo e super difesa. I nerazzurri volano e vedono la meta sempre più vicina.
L’Inter affronta il Cagliari con il classico 3-5-2, ma Conte in assenza di Barella propone per la prima volta un centrocampo leggero e tutto qualità, con Sensi-Eriksen interni e Brozovic playmaker.
Davanti c’è Sanchez al posto di Martinez e dividere la LuLa nel primo tempo non ha pagato. Godin annulla Lukaku e gli ospiti non lasciano campo aperto ai nerazzurri, rimanendo rintanati dietro e cercando di sfruttare i centimetri di Pavoletti per tenere palla e la tecnica di Joao Pedro in contropiede.
L’ex al veleno Nainggolan impegna Handanovic dalla distanza, mentre il debuttante Vicario è bravo a respingere le minacciose conclusioni di Eriksen e Darmian. All’intervallo si va dunque sullo 0-0, con un gol annullato a Sanchez per fuorigioco.
Hakimi apre il Cagliari, difesa bunker e gol da PlayStation
La ripresa inizia senza cambi, ma con una novità importante: Eriksen si sposta definitivamente sul centro-sinistra vicino a Brozovic e l’Inter passa al 3-4-2-1 con Sensi e Sanchez trequartisti.
Vicario risponde ancora presente su una bordata del centrocampista danese, mentre al 70’ De Vrij colpisce la traversa di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Lukaku senza il suo gemello del gol sembra spaesato e Conte si gioca le due attesissime carte pesanti dalla panchina, inserendo Hakimi e Lautaro per Young e Sanchez
Al 77’ ecco lo squillo decisivo. Proprio Hakimi viene giù come un treno, scambia con Lukaku e mette dentro un pallone con scritto ‘spingimi’ a Darmian. L’ex Parma fa 1-0 e conclude un’azione ‘da PlayStation’, iniziata da sinistra e finalizzata a sinistra dopo il cambio di lato per la discesa di Hakimi sul lato opposto. All’81’ secondo doppio cambio per Conte: escono Eriksen e Sensi, dentro Gagliardini e Vecino per il ritorno al 3-5-2 che diventa subito 5-3-2 con l’ingresso di D’Ambrosio per il match winner Darmian.
Il Cagliari ci prova con la forza della disperazione, ma la difesa bunker dell’Inter regge fino alla fine e i nerazzurri restano in fuga in testa alla classifica a +11 sul Milan.
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