Luciano Moggi, dalle colonne di Libero, analizza il campionato e la corsa Scudetto dell’Inter. E già il titolo dice tutto: troppi falsi esperti anti-nerazzurri.
“Il calcio è un fenomeno strano – scrive Moggi – sono tanti quelli che lo seguono perché tifosi di qualche squadra. Tantissimi gli altri che hanno la speranza di poter lavorare un giorno per qualche club. Per farsi conoscere si inventano opinionisti e lo fanno atteggiandosi a direttori sportivi.
Va di moda criticare gli allenatori se la loro squadra, pur vincendo, pratica un gioco che non soddisfa i palati più esigenti.
Leggete sui social quello che scrivono sull’Inter di Antonio Conte: secondo i più vince ma non soddisfa. Il tutto perché pratica un gioco speculativo, poco divertente, aspettando sempre l’avversario per colpirlo in contropiede. D’altra parte la squadra nerazzurra è stata costruita per fare questo. Hakimi e Lukaku sono stati acquistati perché funzionali al modo di Conte di intendere le partite.
Ai supercritici ci sentiamo di dire: che il gioco dei nerazzurri può non bucare l’occhio ma in compenso buca le difese avversarie. La squadra viene da 11 vittorie di fila; guida la classifica con 11 punti sul Milan; ha la difesa meno perforata (la migliore assieme a quella della Juve, 27 gol subiti). Se non bastasse, anche il secondo miglior attacco (69 gol), dietro soltanto a quello dell’Atalanta (71)”.