Come direbbero a Roma: “Levateje er vino!”. Diventa davvero stucchevole la polemica continuamente rilanciata da alcuni media, specie il Corriere dello Sport, sulla situazione economica dell’Inter. Ora che lo scudetto si avvicina ed il dominio nerazzurro è palese, si cerca in ogni modo di alimentare quel chiacchiericcio ipocrita, teso solo a destabilizzare l’ambiente. Fortunatamente la situazione non è quella descritta dai “nuovi profeti di sventura” e il management della società continua per la sua strada, incurante delle voci e delle polemiche pretestuose.
Per quanto ci riguarda abbiamo molto apprezzato la presa di posizione di Gianfelice Facchetti, buon sangue non mente! Non meno importante di quella espressa da Marco Bellinazzo, giornalista economico del Sole 24 ore, che giudica la posizione dell’Inter certamente non peggiore di tante altre. In Italia però funziona così, di alcune realtà è meglio non parlare, si preferisce sorvolare se non addirittura nascondere. Dopo tanti anni siamo abituati e nemmeno ci facciamo caso. Resta solo l’amarezza per il tentativo di voler a tutti i costi sminuire qualcosa di grande che squadra e società stanno facendo. Lo abbiamo detto anche in altre circostanze: il diritto di critica è sacrosanto. Un conto però è criticare, un altro è attaccare a testa bassa sulla base di illazioni, spesso prive di fondamento.
Sono mesi ormai che Zazzaroni & Co. danno delle scadenze ultimative, che poi vengono puntualmente rispettate dalla società. Gli stipendi, la rata di Lukaku, quella di Hakimi, quante ne abbiamo sentite in questi mesi. Ebbene, si sono rivelate tutte parole al vento. Al momento opportuno Suning dalla Cina e i dirigenti In Italia, hanno provveduto a far la loro parte senza scomporsi più di tanto. Ora il giochetto diventa quello di spostare l’obiettivo, provando a tenere in apprensione i tifosi nerazzurri. Il tam-tam è già partito: l’Inter vince ma poi dovrà vendere i pezzi migliori per non saltare. Vince ma poi con quali soldi pagherà i premi scudetto? Premesso che la nostra è una società seria che ha ampiamente dimostrato le sue capacità, diciamo che tali illazioni le consideriamo scaramanticamente beneauguranti. Tutte chiacchiere che fino ad ora hanno portato benissimo e abbiamo motivo di credere che sarà ancora così.
Al fine di evidenziare ancora meglio il clima attorno all’Inter, segnaliamo una “chicca” che non può passare inosservata. Durante la trasmissione Tiki Taka di ieri sera su Mediaset, Massimo Mauro ex calciatore di Catanzaro, Napoli, Juventus e Udinese, ha fatto un’affermazione livorosa quanto stupida. Il “prezioso opinionista” non si spiegava, a proposito di Vidal, come una squadra sull’orlo del fallimento avesse potuto fare mercato. Puntualmente il conduttore Piero Chiambretti è intervenuto precisando che, al di la di tutte le voci sulla società, il cartellino del cileno era stato acquisito prima che si manifestassero gli effetti devastanti del Covid-19. Insomma un attacco frontale poggiato su una palese bugia, stavolta senza nemmeno lasciarci il beneficio del dubbio. Sinceramente non lo sapevamo, ma secondo quel brav’uomo di Mauro, siamo sull’orlo del baratro e quindi si salvi chi può! Capiamo che per i nostri tifosi è dura sopportare le provocazioni, ci voglioni litri di camomilla ed infinite dosi di pazienza per mandar giù tanta cattiveria. Siamo però convinti che ce la faremo e ne usciremo vincitori.
Il tempo è galantuomo e dimostrerà da quale parte stanno la ragione ed una seria organizzazione societaria. Comunque prepariamoci, perchè le prossime settimane non saranno semplici da affrontare, non abbiamo ancora vinto nulla e già gli attacchi sono all’arma bianca. Se tutto va per il verso giusto, questi personaggi in preda alla disperazione, che faranno nei prossimi mesi? Vediamo due possibilità: alcuni continueranno ad insultare sullo stile del dopo Calciopoli (prescritti, scudetto di cartone, ora diventato di tampone ed altre amenità del genere), incuranti della realtà che li circonda. Mentre altri torneranno subito nella cuccia dalla quale erano usciti ultimamente, pieni di baldanza e supponenza, e certamente proveranno anche a sconfessare certi loro attuali atteggiamenti. L’Inter invece continuerà per la sua strada provando, ne siamo certi, anche ad aprire un ciclo che possa riportarci nei prossimi anni ad essere leader in Italia, ed al fianco delle migliori in Europa.