Lukaku uno in meno, male Handanovic e calo atletico. L’Inter pareggia 1-1 in trasferta contro lo Spezia e non chiude i giochi Scudetto.
Conte ritrova il suo undici preferito, con Hakimi e il ritorno di Perisic a tutta fascia nel classico 3-5-2. Niente turnover e Brozovic sempre aiutato dall’altro playmaker Eriksen nella fase di impostazione, visto il frequente pressing avversario.
Lo Spezia, però, dimostra ottima qualità anche nel giro palla e al 12’ trova il vantaggio con Farias, che dal limite dell’area sorprende un Handanovic molto impreciso e tradito dal rimbalzo maligno
L’Inter prova a reagire, ma non trova spazi centralmente e i rifornimenti alla LuLa latitano. Al minuto 39, dunque, ci pensa Hakimi a far saltare il banco, con il marocchino che da destra serve un comodo appoggio a Perisic per il gol dell’1-1 con cui si va al riposo.
Lukaku irriconoscibile, non basta il 3-4-1-2 finale: servono nuove energie
Nella ripresa l’Inter riparte con più cattiveria e al 49′ la combo Provedel-palo strozza l’urlo di gioia di Lautaro Martinez. Le occasioni aumentano, ma Lukaku è irriconoscibile sia tecnicamente che atleticamente e la squadra ne risente. Martinez poi colpisce un altro palo a dieci minuti dalla fine, segno inevitabile che per gli attaccanti non è serata. Il primo e unico doppio cambio per l’Inter, inoltre, arriva solo al 73’: fuori Perisic ed Eriksen, dentro Young e Sanchez. Staffetta a sinistra, mentre il cileno si posiziona dietro le punte nel 3-4-1-2 finale.
I nerazzurri alzano ancora il ritmo, ma Lukaku e Lautaro si vedono annullare due gol (85′ e 88′) per doppio fuorigioco millimetrico ad inizio azione e il risultato in Liguria non cambia più. L’Inter allunga a +10 sul Milan, ma denota un calo atletico nella parte decisiva del campionato. Forse sarebbe opportuno ricorrere maggiormente a forze fresche dalla panchina, con giocatori come Sensi e Darmian rimasti seduti per 95′ a La Spezia nonostante la stanchezza evidente di molti elementi in campo.
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