La Super League è fallita subito. Così pare. Il cerino è rimasto in mano a Florentino Perez e Andrea Agnelli che nelle comunicazioni pubbliche dichiarano di voler proseguire nell’impresa. Nonostante le defezioni raccolte dopo la levata di scudi europea sul progetto. Un format che avrebbe portato il calcio continentale ad assumere un modello di sviluppo identico a quello americano dell’NBA.
Si tratta, a parere di chi scrive, della vittoria dell’ipocrisia del grande calcio e delle lobby dello sport continentale che hanno prodotto argomenti, in questi giorni, del tutto anacronistici e lontani dalla realtà.
Il calcio non finisce con la Super League. Il calcio, quel calcio dai sapori romantici orientato all’attaccamento ai colori, è morto tanto tempo fa. E la dimostrazione è data dall’entità, inarrivabile, degli stipendi dei calciatori che giocano anche in Italia. Il top è Cristiano Ronaldo della Juve del gruppo Exor e di Andrea Agnelli, sopra tutti.
I costi dei top team europei sono fuori controllo, e la pandemia ha dato soltanto un accenno di colpo di grazia ai loro bilanci. Le proprietà sono in mano a mega gruppi finanziari che forse, dico forse, hanno solo intenzione di scaricare costi e ridimensionare il carico fiscale complessivo dei gruppi. Investono nel calcio che comunque restituisce un ritorno di immagine e popolarità importanti.
Del resto il modello della Super League non è una novità nemmeno in Europa. Esiste già nel basket. Così, ormai tanti anni fa, è nata l’Eurolega del basket continentale. E così il basket di alto livello europeo è riuscita a sopravvivere agli errori del passato ed ai costi esorbitanti che una sorta di bolla modernista avevano prodotto. Ma in quel caso non se n’è accorto nessuno, o così pare.
Quel che resterà di questa esperienza sarà comunque un largo riconoscimento di merito finanziario ai top club che hanno messo in atto l’intrapresa della Super League. Hanno tutti insieme 3,8 mld di debiti. Ne avrebbero raccolti 6 con questo progetto. Da qualche parte queste somme dovranno arrivare. Altrimenti, questo è certo, sarà una calcio meno bello e spettacolare lo stesso anche senza la Super League tanto osteggiata da tutti.