Che fine ha fatto Aleksandar Kolarov? E’ quello che si chiede oggi La Gazzetta dello Sport in un articolo dove evidenzia l’utilità dell’esterno serbo. Certo, per lui quest’anno i numeri sono impietosi. A causa, prima del Covid ed ora di un problema muscolare, Kolarov ha fino ad oggi all’attivo solo 11 presenze. Ma non bisogna limitarsi solo a questo in una corretta valutazione del calciatore e dell’uomo.
Per vincere lo scudetto non ci sono solo titolarissimi e riserve di lusso. Serve pure l’esperienza, anche dalla panchina. Specialmente nei momenti in cui i riflettori sono spenti e conta la quotidianità di Appiano Gentile. Per questo la valutazione sulla stagione di Aleksandar tocca anche altri ambiti.
E’ vero che il suo timbro sullo scudetto, numericamente parlando, è leggero. C’è però da considerare un’importanza che chiunque, all’interno della Pinetina, gli ha riconosciuto. In allenamento ha sempre dato il 100%, i consigli per Bastoni non sono mancati e mai ha fatto polemica per le esclusioni.
Il contratto con l’Inter scadrà il 30 giugno 2021: allo stato attuale appare abbastanza improbabile pensare al rinnovo. All’orizzonte c’è uno status da svincolato, che verosimilmente durerà poco: per Kolarov c’è già l’interesse del Galatasaray. Per motivi anche familiari, difficilmente si muoverà dall’Italia, ma non avrà difficoltà a trovare un nuovo club. Un luogo dove potrà mettere a disposizione non solo l’esperienza, ma pure le sue qualità. Spesso l’età è un dettaglio, uno come Kolarov potrebbe fare comodo ancora. Oggi all’Inter come uomo-squadra, un domani altrove da protagonista.
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