Il traguardo è molto vicino, lo ha detto anche mister Antonio Conte nel dopo partita contro lo Spezia. Ma quella che si è vista nelle ultime due gare, è sembrata un’Inter affamata ma allo stesso tempo troppo ansiosa di vincere. Sono tanti i fattori che hanno portato questa pressione forse più forte di quanto ci si aspettava. Primo su tutti la mancanza di un trofeo da ben nove anni e vedere la nostra squadra così in alto, a poche giornate dal termine, è un qualcosa che fa un certo effetto. Soprattutto alla squadra, e qui si fa al secondo motivo. Sebbene il livello di ogni individualità della rosa sia di altissimo spessore, quasi nessuno di loro ha vinto un trofeo. Soprattutto i leader di questa squadra come Handanovic, Barella, Lukaku, ma possiamo anche andare avanti dicendo Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Lautaro… quasi tutta la formazione titolare.
Gli unici che possono gestire quest’ansia sono i giocatori stessi, che possono contare su un allenatore che nella rosa ha vinto più di tutti, Antonio Conte. Non a caso Steven Zhang, Marotta e Ausilio si sono affidate a lui per aprire un ciclo all’Inter. Inutile ricordare che dal suo arrivo il miglioramento dei nerazzurri è stato costante, ma ora è giunto il momento di compiere un altro passo, lo sprint finale. Pochi punti separano ancora l’Inter dal grande traguardo che si chiama Scudetto. Mancano ancora sei partire, ma tutti vogliamo arrivi entro le prossime tre: Hellas Verona, Crotone e Sampdoria. Tre partite dove servirà la migliore Inter, la solida e consapevole squadra vista negli ultimi mesi.