Ernesto Paolillo, ex dirigente dell’Inter di Moratti, ha parlato a nicoloschira.com. Ha vissuto in pieno l’Inter vincente di Mourinho ma quanto al dopo Triplete ha un rammarico:
“I giocatori erano arrivati alla spremitura totale. Mourinho fu bravo a intuirlo e andò al Real Madrid. I ragazzi erano invecchiati, stanchi, avevano dato il 120% nella stagione precedente e non potevano darlo più. La squadra andava rinnovata, ringiovanita e svecchiata, anche a costo di fare qualche passo falso prima di tornare a vincere. A noi mancò il coraggio di prendere decisioni forti e magari impopolari per aprire un nuovo ciclo. Dovevamo sciogliere una squadra che ci aveva dato così tante soddisfazioni.
Pochi, sia tra i tifosi che nella rosa stessa, avrebbero accettato di disfarsi di 7/11 della squadra e di un’Inter vincente. Il mio grande rimpianto, da dirigente, è quello di non essere riuscito a convincere il presidente e la dirigenza a vendere alcuni giocatori. Ormai avevano dato tutto e avrebbero portato grandi plusvalenze e a un grande rinnovamento della squadra. C’è stata invece la corsa, di molti giocatori, a chiedere l’aumento di stipendio. Noi abbiamo rinnovato senza fare quelle riflessioni sul futuro e sui cambiamenti nella rosa che avremmo dovuto fare. Avendo vinto tanto, avremmo dovuto avere il coraggio di cambiare. Ho il rammarico di non aver avuto la forza d’animo per far passare quello che era un mio pensiero: dover cedere dei big per rinnovare la rosa“.