Il presidente dell’Uefa Aleksandar Ceferin ha rilasciato un intervista esclusiva al media britannico Daily Mail. Si parla ovviamente del progetto sfumato della Super League e di eventuali sanzioni alle dodici squadre che hanno partecipato all’iniziativa. Voci parlano addirittura di esclusione dalle coppe europee nella prossima stagione, ma l’avvocato numero uno della confederazione tiene a far distinzione tra i club ancora promotori e quelli che hanno lasciato il progetto. tra i quali l’Inter.
“Ognuno dovrà subirne le conseguenze – spiega Ceferin – non possiamo far finta di nulla. Per me c’è una chiara differenza tra i club inglesi e gli altri sei, perché gli inglesi sono stati i primi a tirarsi indietro, ammettendo l’errore. Ci sono tre gruppi in questi dodici club: i sei inglesi, poi gli altri tre e poi quelli che considerano la terra piatta e pensano che la Superlega esista ancora. E tra questi tre gruppi c’è una grande differenza. Tutti, comunque, saranno ritenuti responsabili. In che modo poi lo vedremo”.
Infine Ceferin è tornato a parlare anche di Andrea Agnelli, nei giorni scorsi definito un “bugiardo” dal presidente Uefa. “E’ stato molto stressante, mi sono sentito come messo in lavatrice. Sabato sono andato in Svizzera, otto ore di auto, e avevo tutto pronto per parlare delle nuove riforme per la Champions League e le coppe europee. Stavo anche ringraziando Agnelli, ma da allora ho cambiato quattro volte il discorso. Stavano preparando cose che non mi hanno mai detto. Il tizio mi mentiva dicendo ‘Non è vero, non è vero…’. Alla fine invece era vero e io devo raccontare pubblicamente ciò che è successo”.