Nel giorno in cui si comincia a respirare a pieni polmoni aria di festa per uno scudetto ormai a un passo, arrivano anche le dichiarazioni dell’ex, storico presidente Massimo Moratti, che a Radio Marte ha rilasciato un parere sul momento attuale dell’Inter – oltre a qualche accenno al passato e al calcio internazionale contemporaneo – per la trasmissione “Si gonfia la rete”: “Lo scudetto arriverebbe dopo un po’ di tempo, sarebbe necessario per mantenere il carattere internazionale. I punti per scaramanzia non si contano mai, aspettiamo che la matematica ci dia ragione. Mi sembra che la squadra sia assolutamente in una situazione molto positiva”.
Un parere anche sul lavoro di Antonio Conte, bravo ad integrarsi nel mondo nerazzurro nonostante un passato ingombrante: “È stato molto bravo, ha creato un ambiente e un modo di giocare che hanno reso la squadra fortissima e adatta a questo campionato: è arrivato come ex juventino ma è un professionista serissimo e molto capace. Ha portato risultati che non sono mai facili”.
C’è spazio anche per un po’ di amarcord ed un consiglio per il prossimo mercato, con Moratti che fornisce alcuni dettagli sui vecchi interessi per Lavezzi e Hamsik: “Con Hamsik l’errore fu non prenderlo quando era al Brescia. Ci sono tanti giocatori bravi e non potevamo averli tutti. Quando andò a Napoli, De Laurentiis mi disse chiaramente che non avrebbe potuto fare quella operazione. Chi prenderei per l’Inter oggi? Kanté”.
A 23 anni esatti dal famoso scontro Ronaldo-Iuliano con la scellerata direzione arbitrale di Ceccarini, Moratti si esprime su un altro arbitro che negli ultimi anni è balzato agli onori delle cronache per alcune decisioni controverse in Inter-Juventus: “Perché Orsato non arbitra più l’Inter? Sinceramente non ci avevo fatto caso e non so perché. È un buon arbitro, forse gli faranno arbitrare l’ultima partita. Il Var in alcuni casi mette in condizione di lasciare dei dubbi, però tante cose sono cambiate: oggi gli arbitri sono più rilassati”.
Un parere, infine, sul tema Super League, dopo che già nei giorni passati l’ex presidente dell’Inter si era già espresso a riguardo. Con un nuovo retroscena: “Adesso è facile per tutti dire che non avremmo aderito. A me anni fa fu fatta la stessa richiesta, quindi è una vecchia situazione: rifiutai. La soluzione attuale è dovuta ad una forte necessità da parte di certi club di far quadrare i conti. Il problema è che questo è un problema sempre esistito. Diciamo che è stata una nota stonata, era il momento sbagliato. Con il tempo forse si risanerà, ma non è facilissimo. Già ai tempi in cui c’ero io si cercava di fare certe cose con il Fair Play Finanziario, ma sono obiettivi difficili da raggiungere. La Super League è stata un’illusione”.