In fondo, a Conte è già capitato in passato di vincere sul… divano. L’ultimo titolo con la Juventus arrivò il sabato sera in ritiro, il 4 maggio 2014, mentre la Roma perdeva a Catania. Il giorno dopo, contro l’Atalanta, il successo servì per la festa e pure per inseguire il traguardo dei 100 punti (furono 102 alla fine).
In questo caso sarebbe diverso. Perché Lukaku e compagni domenica non sarebbero in ritiro pre partita, ma teoricamente liberi nel giorno post Crotone. Che poi, a pensarci bene, è già accaduto in questa stagione all’Inter di vincere senza giocare.
Il 21 marzo, con i nerazzurri fermi per il rinvio causa Covid contro il Sassuolo, la Juventus perse in casa contro il Benevento, di fatto abbandonando ogni speranza di rimonta. Guardando al passato, pure la prima Inter di Mourinho festeggiò lontano dal campo, servendosi della sconfitta del Milan a Udine.
Se invece l’Atalanta non sarà…d’accordo, il titolo sabato 8 di sicuro avrebbe un altro ingrediente per rendere ancor più dolce la vittoria. Perché se è vero che, come dice Conte, «il rimpianto di questa cavalcata è l’assenza del pubblico», d’altro canto il giorno della sfida con la Samp sicuramente i tifosi dell’Inter accompagnerebbero prima e dopo la partita l’avvicinamento a San Siro dei giocatori, come in fondo già accaduto per i derby in questa stagione. Peraltro, vincere a San Siro sarebbe forse un po’ come chiudere un cerchio per l’allenatore. L’Inter infatti non festeggia uno scudetto a Milano dal 1989: era la squadra dei record, quella di Matthäus ma soprattutto di Trapattoni, il tecnico che Conte ha sempre indicato come maestro.
(Fonte La Gazzetta dello Sport)