La situazione legata al nuovo stadio di Milano e alla riqualificazione del quartiere di San Siro continua a vivere una fase di stallo. Il sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala, ha ribadito oggi che necessita di ricevere garanzie sul futuro societario dell’Inter. Solo dopo proseguirà l’iter che dovrebbe condurre alla scelta fra Popolous (progetto La Cattedrale) e Manica (progetto Gli Anelli). “Vorrei la garanzia che l’Inter abbia risolto le questioni. Se la proprietà mi viene a dire che manterrà il controllo della società per altri tre anni io non avrò più problemi. Siccome sono al corrente – visto potenziali compratori me lo hanno riferito – di trattative di cessione nel periodo passato, io attendo chiarimenti. E questo lo chiedo perché è una partnership”.
Sala racconta alcuni spiacevoli eventi verificatisi dopo le sue ultime dichiarazioni, cui aveva fatto seguito un duro comunicato da parte dell’Inter. “Dai social ho avuto aggressioni sopra ogni logica quando ho chiesti chiarimenti su questo punto. Sono nostri i terreni, non del sindaco ma della comunità”. Poi ribadisce la propria posizione sullo stadio e sulla necessità di chiarezza. “Noi non siamo contrari alla realizzazione dello stadio, altrimenti non saremmo arrivati qui dove sto di casa, a Palazzo Marino. Le squadre lo sanno. Spiegano il tutto e si va avanti. Io devo tutelare l’interesse della comunità“.
Per ultimo, il sindaco ha messo in evidenza come il progetto non riguardi soltanto la costruzione del nuovo stadio. L’opera interessa anche l’intera ristrutturazione architettonica del quartiere di San Siro. “Se oggi le squadre mi chiedessero di costruire solo lo stadio avrei molti meno problemi. Parliamo di un oggetto chiaro, con una durata dei lavori chiara. Ma il tema è lo stadio e altre costruzioni accessorie, che portano quattro o cinque anni di lavori. Un impatto sul quartiere, perciò dico che – se siamo partner nel ridisegnare il quartiere – voglio sapere chi sei“.
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