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Zenga: “Due giocatori di Conte avrebbero potuto giocare nella mia Inter”

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La bandiera nerazzurra Walter Zenga, che oggi compie 61 anni, ha rilasciato per l’occasione un’intervista a Sky Sport. L’Uomo Ragno ha parlato delle similitudini fra le due Inter che sono spesso state paragonate. Quella del 1989 – guidata da Giovanni Trapattoni – e quella di oggi, firmata Antonio Conte. “Per me non ci sono similitudini tra le due squadre. In quell’Inter c’erano tre stranieri e qui tre italiani, la vittoria valeva due punti e c’erano squadre come Napoli, Sampdoria e Milan. Squadra difensivista? Anche di Trapattoni si diceva fosse difensivista, ma poi se guardiamo quell’Inter aveva il capocannoniere e il miglior attacco. L’errore nasce dal pensare che sia difensiva una squadra che vuole controllare la partita. e l’Inter lo sa fare bene”.

In due giocherebbero anche oggi

Zenga, inoltre, ha dato un suo giudizio sui giocatori dell’Inter ’89 giocherebbero nell’Inter di oggi e viceversa: “Di quella squadra oggi Brehme, Matthaus e Berti sarebbero titolari nell’Inter di Conte. Nella mia, invece, avrebbero giocato sicuramente Barella, poi Lukaku che è determinante. Poi sarei indeciso con Lautaro Martinez, però lì avevo Ramon Diaz ed Aldo Serena che erano una coppia formidabile e perfetta”. 

La leggenda nerazzurra, inoltre, non si aspettava un gap così evidente fra l’Inter e le inseguitrici, perché “ogni squadra ha avuto il suo momento negativo. L’Inter ha sofferto dopo l’eliminazione dalla Champions, da lì sono stati bravi a ricostruire la squadra e a sfruttare il periodo negativo trovando soluzioni e diventando un gruppo unito, compatto. Poi la strada è andata in discesa“. Infine, un’ulteriore dichiarazione d’amore verso i colori del cielo e della notte, immancabile nelle interviste dell’Uomo Ragno: “Cosa chiederei a Zhang se fossi Conte? Non si può porre la domanda in questi termin: io se fossi al posto di Conte mi legherei alla panchina dell’Inter anche se non mi comprassero nessuno. Quello per l’Inter è un amore che mi porto da una vita. Di sicuro l’Inter con un altro anno di esperienza sarà più competitiva anche in Champions, anche se quest’anno non lo è stata”.

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Published by
Simone De Stefanis