Marino Bartoletti celebra lo Scudetto dell’Inter: “L’Inter è dunque campione d’Italia! Ha avuto il merito di farsi trovare pronta nel momento in cui la Juventus – fatalmente, dopo una cavalcata senza eguali – avesse mostrato il primo cedimento. Merito ancora più importante perché nato proprio quando chi aveva in mano il pallino dello scudetto, sembrava non aver alcuna intenzione di mollarlo. Curioso che l’uomo più significativo del successo nerazzurro, sia stato proprio quello a cui improvvidamente altri avevano rinunciato. Non è difficile, sul piano cronologico, come in una strana legge di vasi comunicanti, collocare proprio nel trasferimento di Marotta da Torino a Milano lo spostamento dell’inerzia positiva. Marotta ha avuto il grande merito di saper tradurre in “disegno” le ambizioni delle proprietà. Ha costruito un telaio solidissimo e coerente, ha “ripulito” con molta fermezza(e buona “impopolarità”) la squadra da presenze non allineate, ha scelto l’allenatore giusto e gli uomini che questi ha voluto: ha persino avuto la pazienza di sopportare l’ingratitudine dell’allenatore stesso, preferendo investire sul suo orgoglio (e certamente sulle sue capacità, per quanto non a buon mercato) piuttosto che metterlo alla porta come altri capi-azienda avrebbero fatto dopo esternazioni inaccettabili. L’Inter, dopo le tramvate prese in Europa a inizio di stagione, si è ricompattata e non ha più sbagliato nulla. Ha dimostrato che la Serie A non ha più un padrone. E dunque che, lavorando nella maniera giusta, non solo lei ma anche altre aspiranti possono coltivare le giuste ambizioni. E questo vale, ovviamente, anche per chi ha perso lo scettro”.
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