L’ad nerazzurro Beppe Marotta interviene a Sky Calcio Club per commentare il 19° Scudetto e il futuro dell’Inter.
“Il gap con la Juventus? C’era ed era consistente, loro avevano vinto lo Scudetto con anticipo e noi poi siamo arrivati a un punto. Il ruolino di marcia dice che siamo a 82 punti, possiamo farne ancora 12 e potremmo quindi arrivare a 94. Tutto merito di Conte. Lui è stato vincente come calciatore e come allenatore, è riuscito a trasmettere questi valori ai ragazzi, visto che nessuno di loro aveva mai vinto il titolo tranne Vidal con la Juventus”.
La decisione di prendere Antonio Conte
“Io credo che un allenatore vincente può avere un costo straordinario ma non importa, meglio prendere un giocatore in meno ma avere un allenatore buono. Lui ha una retribuzione che va di pari passo con il suo palmares. Non dimentichiamoci che abbiamo preso anche una decisione difficile perché avevamo un allenatore che è ancora tesserato con noi, Spalletti, che è un ottimo allenatore. Ritenevo però che l’allenatore giusto deve essere nel posto giusto al momento giusto, pensavo che lui potesse assumere un ruolo di leader avendolo conosciuto anche a Torino.
Lui ci dà ampie garanzie. La pandemia ci mette davanti a grossi problemi dal punto di vista finanziario, dobbiamo creare degli aggiustamenti sul costo del lavoro, ma di questo ne parleremo più avanti come ha detto anche Antonio. Vogliamo godere di questo momento straordinario. Sarebbe bello poter vincere anche l’anno prossimo, coinciderebbe con la seconda stella e sarebbe straordinario per tutti”.
Il mio addio alla Juve
“Non sono andato via, c’è stata una risoluzione consensuale perché c’è stato un confronto trasparente in cui sono emerse delle situazioni, è giusto che in quel caso il manager faccia un passo indietro. Credo sia anche un fatto fisiologico. Io ho ricevuto subito il messaggio di Steven Zhang e ho accettato immediatamente questa nuova sfida”.