Dopo un primo tempo terminato 3-1 per l’Inter (gol di Gagliardini, doppietta di Sanchez e rete della bandiera doriana di Keita) Antonio Conte fa esordire il portiere Ionut Radu, sostituendo Handanovic. Tornato stabilmente in nerazzurro per ricoprire il ruolo di vice-Handanovic, l’estremo difensore rumeno di 23 anni non era ancora mai sceso in campo. L’unica gara in maglia Inter di Radu risale oramai al 2015/2016, quando fu Mancini a farlo esordire in prima squadra. Il giovanissimo portiere entrò in campo al posto di Carrizo nel secondo tempo, guarda caso, del match contro il Sassuolo. Dai neroverdi ai neroverdi, dunque.
Un angelo custode di nome Ema
“Radu ha un cuore grande e un angelo custode di nome Ema – scrive Gazzetta.it -. La storia della sorella, morta nel 2006 ad appena 14 anni, viene fuori il 22 giugno 2019, all’Europeo Under 21. La Romania di Ionut a Cesena ha appena battuto 4-1 l’Inghilterra. Radu alla fine scoppia a piangere, si batte i guantoni sul cuore e mostra la maglietta dedicata ad Ema con la scritta “Ti devo tutto, ti amo, Ema”. La madre poi racconterà: “Ionut sente che Ema è il suo angelo custode e in campo indossa sempre una maglietta con la foto di sua sorella. In una partita con l’Academia di Hagi ero dietro la porta quando è stato fischiato un calcio di rigore. Ionut si è girato verso di me, mi ha guardato e mi ha detto che Ema era in cielo, pronta ad aiutarlo. Ha parato il rigore e mi ha detto che si sentiva un altro uomo col pallone tra le mani”.
Radu è emozionato pic.twitter.com/0f4mUp9AOj
— Chiara ✼ (@reyeshades) May 8, 2021
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