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Troppi dettagli sulla ‘crisi’. E se la società fosse quotata in Borsa? Cara Inter, nella comunicazione qualcosa non va…

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La famiglia Zhang è al lavoro per trovare i fondi (circa 200 mln) in modo da sistemare i conti. Chiudere il vecchio e progettare la nuova stagione. Entro il 30 maggio la Figc pretende che siano pagati gli stipendi arretrati al personale. Nelle settimane successive l’Uefa esige che siano saldate le rate pattuite con società straniere. In questo caso i cartellini dei giocatori acquistati all’estero (fra cui Hakimi e Lukaku).
Fin qui è cronaca sportivo-finanziaria, ma la domanda che ci sorge è la seguente: non c’è troppo chiacchiericcio intorno all’Inter?

Zhang jr che sale ad Appiano alle ore 12.20 di lunedì per parlare alla squadra dei sacrifici da fare, chi era presente e chi no al summit. E poi il taglio di 2 mensilità (si conoscono pure i mesi…), decurtazione del 15% per tutti (dirigenti compresi), i nomi dei vari fondi in soccorso a Suning…. Insomma, dettagli che una società come l’Inter dovrebbe tenere più segreti. E se l’Inter fosse quotata in Borsa quanto perderebbe il titolo in questi giorni? E’ questo il modo per tutelare gli investitori? A ognuno il suo lavoro, ma chi muove i fili della comunicazione nerazzurra dovrebbe fare da ‘scudo’ alle tante (troppe) parole che circolano in questi giorni. Spesso fango, come nel caso del Corriere dello Sport. L’Inter bersaglio di certa stampa è stata sempre una pecca della società fin dai tempi di Massimo Moratti. Gli altri (Juve e Milan) avevano e hanno giornali e tv, e noi…. Ma almeno non facciamoci male da soli!

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Published by
Gianluca Giandomenico