Antonio Conte, in vista della sfida di Torino, ha presentato il match ai microfoni di Inter TV.
Il match dell’andata contro la Juventus è stato indicato da molti giocatori come una delle partite della svolta di questa stagione. È d’accordo?
“Nel corso di una stagione ci sono delle partite che ti mettono di fronte ai più forti e ti dicono a che livello sei. Vincere contro la squadra che per nove anni di seguito aveva conquistato lo Scudetto e dalla quale l’Inter aveva un gap da colmare ha significato molto a livello di autostima, di consapevolezza nei propri mezzi. Da questo punto di vista è stata una vittoria molto importante. C’era comunque un rischio, cioè che rimanesse una gara fine a se stessa: poteva diventare un boomerang, avresti potuto pensare di essere forte e magari rilassarti. Invece siamo stati molto bravi: l’abbiamo capitalizzata nella giusta maniera, le abbiamo dato la giusta importanza e abbiamo proseguito lungo la nostra strada”.
Si aspettava che un girone dopo i rapporti di forza sarebbero cambiati così tanto?
“Sinceramente no. Avevo pronosticato un campionato molto equilibrato. E di fatto lo è stato, a parte l’Inter che ha preso una propria strada andando dritta fino al traguardo. L’equilibrio c’è, ma dietro all’Inter: noi abbiamo fatto qualcosa di inaspettato, anche per come è stato fatto”.
Con la Juve è una partita importante, ma l’Inter affronta ogni gara con la stessa determinazione…
“Ogni partita vale tre punti ed è l’unica cosa a cui devono pensare i giocatori e tutto l’ambiente. Quando affronti squadre come Juventus, Milan, Napoli, Atalanta e così via il tasso di difficoltà è più elevato. Ma il campionato si vince in 38 partite, tutte valgono allo stesso modo”.
Dal -23 del 2019 al +16 attuale: questo il gap colmato dalla Juventus. Inoltre l’Inter ha una serie di primati e di numeri esaltanti: anche questi dati certificano la crescita nerazzurra?
“In un campionato equilibrato c’è stata una squadra che ha fatto cose straordinarie: merito ai calciatori e a tutta l’Inter”.