Lukaku-Conte: un rapporto simbiotico che è diventato copertina principale dell’era di Antonio all’Inter negli ultimi due anni. Il belga, primissimo desiderio del tecnico nell’estate del 2019, è arrivato in quel rovente agosto al termine di una trattativa estenuante. Appena sbarcato ad Appiano, Big Rom ha abbracciato Antonio e i due si sono detti…“finalmente!”. Conte desiderava allenarlo da molti anni e la sua intuizione si è rivelata devastante – in positivo – per il futuro dell’Inter. Nelle ultime due stagioni Romelu ha dato un apporto monstre da parte del proprio numero 9, diventato totem e simbolo nerazzurro, in campo e fuori. Adesso che il futuro di Conte è incerto, proprio come nella passata stagione, Lukaku si sta spendendo personalmente. Il suo intento è quello di orientarne il futuro e continuare insieme un percorso fin qui eccezionale. Non solo: gli enormi progressi compiuti dal belga potrebbero avere un peso nella decisione del tecnico salentino.
Conte è entusiasta del gruppo che ha plasmato in questi due anni a Milano. Adesso, come ha sottolineato ieri Barella, questa è la sua squadra perfetta. Migliorabile, certo, poiché alcune lacune strutturali restano, ma il legame fra allenatore e calciatori è lampante:. In campo, i giocatori nerazzurri seguono alla lettera i suoi insegnamenti e dettami ancor più di quanto non facessero lo scorso anno. Favoriti da un’ulteriore stagione di duro lavoro ad Appiano. Lukaku, in questo senso, è un caso esemplare, se non il caso per eccellenza. E per Conte sarebbe un peccato non poter lavorare ulteriormente con il suo centravanti ideale. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, “avere un attaccante così è un attrattore potente per Antonio. È dura, infatti, rinunciare a una creatura costruita a propria immagine e somiglianza, a partire proprio dal centravantone voluto sopra ogni cosa. Ai suoi occhi non è facile digerire sacrifici nella rosa e un mercato in totale autofinanziamento. Certamente il fatto che Romelu non compaia minimante nella lista dei sacrificabili è un punto a favore della permanenza“.
Lukaku, grazie ad un allenatore che ha improntato il gioco della squadra per esaltarne le caratteristiche individuali – ben conscio delle sue enormi potenzialità – sta vivendo il periodo migliore della sua carriera. Senza alcun dubbio. Più volte Conte ha parlato di “diamante grezzo“ durante il primo anno. Il tecnico lo ha lucidato settimana dopo settimana, allenamento dopo allenamento, e l’operazione di sgrezzamento ha prodotto uno Scudetto che mancava da 11 anni. Il numero 9 nerazzurro, dopo due stagioni da protagonista assoluto, ha acquisito inevitabilmente una leadership all’interno di Appiano Gentile e dell’ambiente Inter. Ed il suo ruolo potrebbe pesare, in positivo, sull’incontro che si terrà all’inizio della prossima settimana fra Conte, i dirigenti e il presidente Zhang. ““Il parere del belga è il più pesante e influente perché così impone lo status di Rom dentro all’Inter Campione di Italia: Lukaku segna a Milano grazie al tecnico e con lui vorrebbe continuare a segnare a lungo. Tradotto: considera imprescindibile questo allenatore per non arrestare la crescita sua e della squadra. È un pensiero pubblico, ripetuto a tutti ad Appiano sempre nel rispetto dei ruoli”.
Da qui ad affermare che Lukaku deciderà di lasciare l’Inter se Conte dovesse abbandonare il progetto, ce ne passa. Come detto, il belga resta incedibile per i dirigenti nerazzurri, anche perché “è legato da un lauto contratto (7,5 milioni a stagione più bonus) fino al 2024 e lo rispetterà a prescindere. L’Inter ha un progetto di lunghissimo periodo sul suo fuoriclasse, forgiato nel fuoco da Antonio, un tecnico che guarda ben oltre il calcio”. Inevitabile, però, che l’interruzione del rapporto non lo lascerebbe indifferente: “Ai suoi occhi molto cambierebbe se in panchina non sedesse il suo maestro. Milano, città che adora, sarebbe un po’ meno comoda di quanto è stata negli ultimi due anni“.