L’arrivo in una big d’Europa, l’adattamento all’Italia e all’Inter, un primo anno tortuoso con Luciano Spalletti, poi la maturazione e l’esplosione sotto la guida di Antonio Conte, un futuro da top player e un contratto in scadenza nel 2023: questo il sintetico racconto dei tre anni di Lautaro Martinez in nerazzurro. Adesso, però, il Toro è atteso da un passo importante: decidere se continuare la sua carriera a Milano oppure trasferirsi altrove, con la Spagna che rimane meta calda per il suo futuro.
Di certo, le parole rilasciate ieri dal suo agente, Alejandro Camano, hanno generato fastidio e apprensione nei tifosi nerazzurri, e siamo sicuri non siano state particolarmente gradite neppure negli uffici di Viale della Liberazione. Tuttavia, lato Inter, non c’è alcuna voglia di interrompere il fruttuoso rapporto con il numero 10, ed è per questo che – se di cessione parleremo – sarà esclusivamente per volontà di Lautaro. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il club nerazzurro “ha nella testa una precisa road map estiva: Achraf Hakimi dovrebbe restare l’unico big sacrificato sull’altare dei conti, anzi tutte le operazioni di contorno dovrebbero servire a proteggere gli altri gioielli”. Per quanto riguarda l’attaccante, a differenza dell’esterno marocchino (per il quale il Psg ha presentato un’offerta ufficiale da 60 milioni, rispedita al mittente da Marotta e Ausilio), “nessuna richiesta è ancora arrivata e servirebbe comunque un maxi assegno da 90 milioni, eppure mai dare nulla per scontato: le manovre del neoprocuratore dell’argentino non aiutano il buonumore dei tifosi interisti”.
Viene da chiedersi, allora, in quale chiave vadano interpretate le parole di Camano. Probabilmente, la sua idea “è di capire i piani del club in questa epoca complicata: tanto attendismo serve a scoprire come si muoverà il mercato delle big in attacco ed è un cambio di strategia rispetto al recente passato”. Pochi dubbi sulla proposta di rinnovo contrattuale che l’Inter inoltrerà all’argentino: “ll tipo di adeguamento che l’Inter ha in mente per il Toro è un contratto da 4,5 milioni a salire, bonus esclusi: in fondo, la base d’accordo trovata dai dirigenti nerazzurri con i vecchi procuratori dell’argentino. In più, l’Inter è pure disposta a disinteressarsi della gestione dei diritti d’immagine, nodo intorno a cui ha fatto crac il rapporto tra Martinez e i precedenti rappresentanti”.
Starà quindi a Lautaro decidere. Per ora, “non ha mai fatto espressa richiesta di vendita, anzi fa professione di interismo e vorrebbe crescere la piccola Nina a Milano. Le rassicurazioni sul futuro sarebbero pure già arrivate, ma la fase di studio evidentemente non è finita”.
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