Dopo il sollievo per il miglioramento delle condizioni di salute di Christian Eriksen (che l’Inter potrebbe comunque convocare per il ritiro dell’8 luglio), i dirigenti nerazzurri – freschi di rinnovo – adesso devono inevitabilmente studiare una strategia per rimpiazzare il danese che, nelle ipotesi estremamente ottimistiche, dovrà comunque rimanere ai box per alcuni mesi.
In questo senso, Marotta e Ausilio hanno bloccato due giocatori, entrambi rientranti da prestiti: si tratta di Lucien Agoumé e Radja Nainggolan. Il primo, dopo l’esperienza allo Spezia, potrebbe restare in rosa al fine di garantire un’ alternativa in più a Simone Inzaghi, dal momento che il reparto di centrocampo rischia di essere corto. Per il belga, invece, non si è ancora sbloccata la trattativa con il Cagliari, soprattutto sul fronte ingaggio del giocatore, desideroso di ricevere anche una buonuscita dall’Inter. Scontato dire che i dirigenti nerazzurri non condividono questa idea. Nainggolan, dunque, non verrà ceduto a prescindere: potrebbe rimanere anche perché l’Inter, privata di Eriksen, ha bisogno di un centrocampista che possa svolgere il ruolo di mezzala e quello di trequartista. Nainggolan è l’unico attualmente in rosa a poter ricoprire entrambe le zone del campo insieme a Stefano Sensi, abile a muoversi fra le linee ma estremamente fragile fisicamente.
Chi invece dovrebbe partire è Matias Vecino: l’Inter ha provato a trattenerlo tramite il nuovo tecnico Simone Inzaghi, che ha garantito all’uruguaiano di puntare su di lui per il nuovo progetto. Tuttavia, il centrocampista non è convinto e spinge per la cessione. Nello stesso reparto, i nerazzurri vorrebbero liberarsi di Arturo Vidal (offerte dall’America) e trattenere Roberto Gagliardini. Intoccabile Nicolò Barella, così come Marcelo Brozovic, con il quale l’Inter però dovrà sedersi al tavolo per trattare il rinnovo di contratto, attualmente in scadenza nel 2022.
(FONTE: GIANLUCA DI MARZIO)
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