Nicola Berti ha espresso la sua opinione sull’acquisto di Hakan Calhanoglu. E, come al solito, non ha fatto mancare l’ironia e la componente campanilistica nei confronti dei rivali rossoneri: “Penso che soffiare un giocatore al Milan sia sempre divertente! Scherzi a parte, a livello tecnico e tattico la scelta mi convince. Anche se in rossonero faceva l’esterno offensivo, Hakan sa muoversi anche da mezzala sinistra in un 3-5-2. Tecnica e tiro, poi, non si discutono”.
Calhanoglu arriva principalmente alla luce del malore occorso a Christian Eriksen sabato 12 giugno durante Danimarca-Finlandia: “Che botta. Ero davanti alla tv e mi sono messo a piangere. Temevo che fosse morto, poi i compagni in lacrime a fare da schermo, la moglie disperata a bordo campo: solo a ripensarci mi viene la pelle d’oca. Ora che sappiamo che la vita di Christian è salva, tutto quello che verrà sarà guadagnato”.
Molti tifosi nerazzurri hanno espresso perplessità in merito all’acquisto di Calhanoglu, invocando la soluzione interna – leggasi Stefano Sensi – per sostituire il danese. Berti, però, è scettico a riguardo: “Stefano è fortissimo. Nei primi due mesi con Conte giocava anche meglio di Iniesta, poi però ha avuto troppi infortuni per puntare soltanto su di lui. Anche perché, dopo una serie di ricadute, subentra una sorta di blocco mentale che ti impedisce di tornare al 100%. Lui già al Sassuolo aveva avuto qualche problemino”.
Chiosa sulla cessione di un big che l’Inter dovrà effettuare in questa sessione di mercato: “Mi sembra di capire che molti indizi portino ad Hakimi, anche perché sarebbe un sacrilegio toccare una delle coppie d’attacco più forti d’Europa: Lukaku e Lautaro si completano alla perfezione. Il Toro poi costa parecchio, ma io non starò tranquillo fino alla fine del mercato, perché qualche club che ha i mezzi economici per prendere Lautaro esiste”.
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