Calcio, moda, politica e dibattiti ad Oxford: ecco chi è Hector Bellerin

Il primo nome sul taccuino di Marotta e Ausilio per sostituire Achraf Hakimi è quello di Hector Bellerin, terzino destro in forza all’Arsenal per il quale i dirigenti nerazzurri vorrebbero strappare un prestito con diritto di riscatto, a fronte di una valutazione da 20 milioni dei Gunners. Ma che tipo è lo spagnolo? Non un profilo banale, senza dubbio. E non solo per motivi calcistici.

Carriera e caratteristiche

Come spiega La Gazzetta dello Sport, Bellerin “è reduce da una stagione con 25 presenze in Premier League e 7 in Europa League: un gol, contro il Leeds a metà febbraio. Bellerin è il prototipo del canterano blaugrana: dal 2003 al 2011 con il Barcellona, prima dello scippo da parte dell’Arsenal. Un Cesc Fabregas 2.0. Prestito al Watford nel 2013, poi in pianta stabile ai Gunners: 239 partite e nove gol”.

Le ultime stagioni dello spagnolo, tuttavia, sono state caratterizzati da continui problemi fisici, postumi “del guaio che gli ha cambiato la carriera. “Prima di crollare in un maledetto derby col Chelsea nel gennaio 2019, Bellerin era uno dei migliori esterni su piazza, ma il successivo ritorno alla normalità è stato faticoso. I nerazzurri, però, lo hanno eletto a preferito nel dopo-Hakimi proprio perché contano di recuperarlo con la dovuta fiducia. Simone Inzaghi, suo grande fan, vorrebbe adattarlo al nuovo modulo: il 3-5-2 è un mondo nuovo per chi è cresciuto nella linea a 4 della cantera del Barça, lasciata a 16 anni quando Arsene Wenger si è invaghito di lui”.

Fuori dal campo

Bellerin è anzitutto un grande appassionato di moda: basta dare un’occhiata al suo profilo Instagram. Il catalano ha patecipato alla London Fashion Week e alla Paris Fashion Week, sfilando per Louis Vitton con un completo rosa. Questo ha avuto anche risvolti negativi in Inghilterra, dal momento che “nel 2018 è stato costretto a chiudere i social network dopo aver ricevuto insulti omofobi. Ai tempi Hector portava i capelli lunghi”. Ecco le sue dichiarazioni in seguito al deprecabile accaduto: “Qualcuno mi ha dato della lesbica per questa cosa. E ho ricevuto altri insulti omofobi di questo tipo. Ogni giorno imparo a convivere con questo tipo di abusi e lo faccio nel miglior modo possibile. Il problema è che la gente ha un’idea di come un calciatore dovrebbe apparire, di come dovrebbe agire, di cosa dovrebbe dire. Se ti comporti in un modo diverso, diventi un bersaglio“.

Non solo moda, però. Il terzino dell’Arsenal medita, pratica yoga, colleziona opere d’arte. Hector è convinto vegano, poiché avvertiva bisogno di disintossicare il suo corpo e adesso avverte “più energia addosso“. Anche in questo caso, ha preso una posizione forte, diventando azionista del Forest Green River, un club inglese di soli vegani. Bellerin è pure “paladino della causa ambientalista: dopo il lockdown, il calciatore ha annunciato che avrebbe piantato 3000 alberi per ogni vittoria dell’Arsenal fino a fine stagione”.

E la politica? Neppure questo ambito è assente nel variegato mondo di Bellerin, che partecipa attivamente a dibattiti ad Oxford: la prima volta nel 2018, primo giocatore della Premier League ad averne l’onore. E come al solito “prende parte, milita, si sbilancia. Lo ha fatto anche nel maggio 2019 quando un tweet contro la legge anti-aborto dell’Alabama ha fatto il giro del web. Lo ha fatto contro Donald Trump e pure contro Boris Johnson e l’odiata Brexit, senza timore di perdere consensi. Ad esempio, in patria tutti sanno della sua fede repubblicana, ma non parlategli di indipendenza della Catalogna: la Spagna è una e una sola”.

E l’Inter?

Ai dirigenti nerazzurri la forte personalità di Bellerin e il coraggio di prendere posizione non dispiace, nonostante l’aspetto prioritario resti senza alcun dubbio quello tecnico e calcistico. In questo senso, l’Inter non può e non vuole investire 20 milioni oggi sul giocatore: la cifra è fuori budget e inoltre Marotta e Ausilio prima vogliono garanzie sul suo stato fisico a seguito del brutto infortunio del 2019 che ha lasciato parecchie scorie sul catalano. Nel caso in cui i Gunners dovessero concedere il prestito con diritto, l’affare potrebbe concludersi positivamente. Se nella prossima stagione dovesse ritornare il pubblico negli stadi e si ristabilisse il circolo virtuoso dei ricavi, infatti, il club di Viale della Liberazione potrebbe avere maggiori margini di manovra nell’estate 2022.

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