L’Inter vuole limitarsi al sacrificio di Hakimi e preservare la Lu-La. Questo l’orientamento societario che Simone Inzaghi ha ribadito in prima persona a Lautaro Martinez due giorni fa, quando il nuovo tecnico nerazzurro e il numero 10 si sono sentiti telefonicamente. Il piacentino, oltre a portargli fortuna (poco dopo l’argentino segnerà il suo primo gol nella Coppa America 2021, al Perù) ha ribadito al Toro di voler puntare ancora sulla Lu-La nella prossima stagione e di ritenerlo indispensabile al progetto: l’Inter, d’altronde, dopo la cessione di Hakimi non ha bisogno di sacrificare un altro big per reperire liquidità.
Lautaro non ha mai manifestato la volontà di lasciare Milano, città nella quale si trova benissimo insieme alla compagna Agustina. Ha vacillato soltanto un anno fa, quando la corte del Barcellona del suo idolo Leo Messi sembrava concreta, ma i catalani non arrivarono mai a formulare un’offerta vera e propria. Esattamente quello che sta succedendo oggi: l’interesse delle due squadre di Madrid è noto, ma né Real né Atletico si sono avvicinate realmente al Toro. La valutazione di Suning, infatti, scoraggia le pretendenti: 90 milioni per far partire la metà della Lu-La.
E allora si riaprono i dialoghi per il rinnovo. Ieri il suo agente, Alejandro Camano, ha fatto visita nella sede nerazzurra, probabilmente per sistemare le ultime formalità riguardo l’affare Hakimi-Psg, ma è probabile che abbia ricominciato a parlare del prolungamento di Lautaro. Il Toro attualmente percepisce 2,5 milioni netti all’anno ed ha un contratto in scadenza nel 2023: l’argentino vorrebbe guadagnare almeno il doppio, legittimando così il suo status di top player internazionale. La dirigenza nerazzurra era riuscita a trovare un accordo con i vecchi agenti di Lautaro, ma poi il passaggio nella scuderia di Camano ha rallentato e complicato le cose. Per l’Inter la questione è prioritaria, poiché Marotta e Ausilio non vogliono correre il minimo rischio di perderlo a zero fra due anni o che la situazione possa divenire una problematica destabilizzante nel corso della prossima stagione.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)
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